La trippa è un piatto conosciuto ed apprezzato e anche se ciò non si direbbe, un piatto ricercato e gourmet.
Ma come si cucina la trippa? Premesso che la trippa è una frattaglia che viene dallo stomaco del bovino (l’abomaso, il rumine, l’omaso e il reticolo), contiene 85 calorie per 100 g di cui il 60% sono proteine e i grassi sono invece solo il 4%.Prima di ogni cosa la trippa va acquistata dal macellaio di fiducia perchè deve essere di prima qualità. La trippa deve essere grigia e non bianca perhè in tal caso potrebbe essere stata sottoposta a lavaggi che ridurrebbero le sue capacità nutritive.
Come si cucina la trippa?
Mettiamo a bollire l’acqua con limone e poi scottiamo la trippa in acqua per 30 secondi e facciamola sgocciolare. Con un coltello scostiamo il grasso e i filamenti e mettiamola in una ciotola in acqua fredda e limone a pezzetti.
Mezz’ora può bastare poi sgoccioliamola di nuovo e tagliamola. La trippa può essere cucinata alla milanese, si realizza facilmente infatti basta rosolare le frattaglie in un soffritto di burro, lardo, cipolla, sedano e carote aggiungendo pomodoro e fagioli borlotti. La cottura è di circa due ore e mezza a fuoco lento.
La trippa può anche essere cucinata al sugo preparando un soffritto a base di carota, cipolla e sedano e facendola rosolare per qualche minuto, sfumando poi con del vino. Aggiungiamo la polpa di pomodoro e lasciamo cuocere per 40 minuti.
La trippa è buona anche in umido o anche detta “alla genovese” preparata con brodo e fagioli. Il brodo viene di solito preparato a base di verdura ed è ottimo da accompagnare con dei crostini. Buona quella ricetta che vede l’uso delle patate ripassando la trippa in padella con soffritto di sedano, carote e cipolle cotte nel burro aggiungendo anche le verdure utilizzate per il brodo e del vino bianco.
Aggiungi poi del brodo vegetale e fai cuocere per un paio d’ore. Tagliamo le patate a tocchetti e lasciamo cuocere con la trippa nell’ultima mezzora, assieme a una scorza di limone e a del parmigiano. Buonissima la trippa alla romana cotta nel soffritto di carote, sedano, aglio e cipolla, aggiungendo il guanciale e sfumando col vino. Lasciamo cuocere a fuoco lento un paio d’ore e aggiungiamo menta, pecorino romano e peperoncino se piace.
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