Dimagrire di tantissimo nel giro di neanche un anno è possibile, e lo dimostra un volto famoso dei fornelli e della televisione, uno chef che è dimagrito di quasi un quintale.
Chef dimagrito di ben 90 chili, il titolo è tanto eclatante quanto incoraggiante per chi intende tramutare in realtà lo stesso proposito e magari ha bisogno di una molla per far scattare la macchina della buona volontà. L’esempio dato da questo personaggio pubblico potrebbe essere proprio ciò che serviva a molti. Sempre ricordando che perdere peso in eccesso deve essere una questione più di salute che di estetica.

Il protagonista di questa vicenda lo abbiamo visto più volte in tv, in particolar modo nei programmi che parlano di gastronomia sul piccolo schermo. Ce ne sono tantissimi ambientati in cucina, in ristoranti, in trattorie. E di nomi noti al pubblico ce ne sono tanti. Questo chef dimagrito di tantissimo aveva una mole importante, ora invece la sua silhouette è del tutto cambiata.
Chi è lo chef che è dimagrito così tanto?
Si tratta di chef Matteo Grandi, in passato vincitore di Hell’s Kitchen Italia, che dal suo massimo storico di 185 chili è arrivato a 95 kg. È diventato praticamente la metà di sé stesso, e lo stesso rinomato cuoco ha parlato della cosa nel corso di una intervista con il quotidiano Corriere del Veneto.
Lui è riuscito a dimagrire così tanto dopo avere adottato una dieta a basso contenuto di carboidrati. Una cosa che ha fatto da solo in virtù sia delle sue conoscenze in cucina che di varie consultazioni con esperti di nutrizione. Però tutto ciò non dovrebbe mai mancare se si intende seguire una dieta per un periodo di tempo più o meno lungo.

Nella sua dieta, chef Matteo Grandi ha tolto del tutto di mezzo gli zuccheri ed i carboidrati trasformati, scegliendo di seguire un regime di digiuno intermittente. Cosa che lo ha portato a mangiare dalle 12:00 alle 17:00 praticamente ogni giorno, per ridurre il più possibile il lavoro che il corpo svolgeva per portare a compimento la digestione.
Diete restrittive? Efficaci ma con dei grossi paletti
Ora, il parere unanime degli esperti è unanime: ogni tipo di dieta restrittiva fa effettivamente dimagrire. Il problema è che si tratta di percorsi molto complicati da seguire, che vanno concordati con un esperto e che, cosa da non trascurare, non è adatta a tutti. Tagliare del tutto i carboidrati limitandosi solo al minimo indispensabile ha un impatto molto forte sulla salute.
Le diete che eliminano completamente i carboidrati possono essere appropriate solo in situazioni specifiche e devono essere seguite sotto supervisione medica. La professoressa Rossi sottolinea che una dieta chetogenica, per esempio, è riservata a casi estremi e va seguita per periodi limitati, con una successiva reintroduzione graduale degli alimenti.
Eliminare solo alcuni carboidrati, come pane e pasta, può essere meno rischioso. “Gli zuccheri possono essere assunti anche da altre fonti, come frutta e latte, senza compromettere l’energia,” aggiunge.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Contrastare la glicemia alta? C’è un prodotto efficace che nemmeno il tuo medico conosce
Digiuno intermittente, benefici e limiti
l digiuno intermittente, praticato da Grandi, è un tema caldo. Rossi afferma che digiuni di 12 ore possono ridurre l’infiammazione e migliorare il metabolismo, senza la necessità di digiuni prolungati. Tuttavia, per dimagrire, è fondamentale mantenere una restrizione calorica durante il periodo di alimentazione. “Il digiuno intermittente è un’opzione, ma non è l’unica soluzione,” avverte.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Mangi roba che fa male alla salute tutti i giorni, sono tutti cibi insospettabili
Un punto cruciale evidenziato dall’esperta è che l’efficacia di una dieta non si valuta nel breve termine. Il vero successo si misura dopo due anni, non dopo otto mesi, secondo molti nutrizionisti esperti.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Voglio evitare il diabete, il nutrizionista mi ha consigliato un metodo infallibile
Per chi ha perso molti chili, è essenziale rieducarsi a mangiare correttamente. Un controllo medico, con analisi del sangue, è raccomandato per monitorare la salute metabolica.