Le vacanze 2020 saranno contraddistinte dalla necessità di rispettare delle precise misure di sicurezza. Cosa dovrebbe accadere.
Tutti noi ci chiediamo se le vacanze 2020 potremmo trascorrerle al mare o in montagna. Le autorità sono certe di si. Giuseppe Conte ed i dottori Silvio Brusaferro e Franco Locatelli sono sicuri di si, anche se con le dovute precauzioni. Si dovrà passare infatti necessariamente attraverso l’adozione di alcune imprescindibili misure di sicurezza atte ad evitare gli assembramenti.
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Ci vorrà ad esempio una distanza media di quattro metri e mezzo tra un ombrellone e l’altro e di 5 metri tra i lettini. Possibile poi anche ingressi limitati in spiaggia, magari dietro prenotazione, oltre alla presenza – praticamente scontata – di steward e forze di polizia deputate al controllo della folla. Le Regioni spingono affinché il settore del turismo riprenda a lavorare già da ora. La Regione Sardegna in particolare ha già autorizzato l’apertura dei suoi stabilimenti balneari e si proverà di tutto pur di far ripartire l’indotto. Il problema però è che non per tutti sarà possibile mettersi in regola, a causa di difficoltà troppo complicate da superare.
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Vacanze 2020, le regole da seguire per garantire la sicurezza
Ad esempio i processi di sanificazione da attuare anche più volte al giorno costano alcune centinaia di euro. Riaprire potrebbe significare non avere garantito neppure un pareggio di bilancio. Per le vacanze 2020 poi gli spostamenti tra le regioni andranno soggetti ad alcuni paletti. Per esempio ci sarà l’obbligo di non superare un certo valore nell’indice di contagio, che andrà tenuto il più possibile lontano dal valore 1. Valore che corrisponde in pratica a quante persone possono essere infettate da un soggetto positivo al virus. E 1 indica proprio un individuo. Molto difficile, nelle vacanze 2020, assistere alle barriere in plexiglass. Un accessorio decisamente impossibile da impiegare dato il sole e le alte temperature. L’aria di mare e la sabbia sono ritenuti molto salubri ma questo non dovrebbe evitare anche l’utilizzo delle mascherine in spiaggia.
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Località di montagna, piscine e luoghi culturali non saranno esenti
Neppure stendere gli asciugamani per terra dovrebbe essere permesso. Si pensa semmai alla realizzazione di spazi privati o di vere e proprie isolette. Poi andranno messi dei dispenser di gel disinfettante. Ci saranno anche pulizie costanti riguardo la raccolta di rifiuti. Ed anche piscine, spiagge libere e spazi attigui agli scogli verranno presieduti dalle forze dell’ordine. Le stesse misure saranno intraprese pure in montagna o nei luoghi predisposti per il turismo culturale, con separatori, ingressi controllati e funzionamento tramite prenotazione.
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