La stagione dei malanni è già iniziata e mai come quest’anno si ravvisa la necessità in questo 2020 di ricorrere al vaccino antinfluenzale. Vediamo cosa bisogna sapere in merito e come procedere per la somministrazione.

vaccino antinfluenzale 2020 info ricettasprint
vaccino antinfluenzale 2020 info ricettasprint

La recente pandemia da Covid19 ha investito il mondo intero, mettendo a repentaglio la salute della popolazione. Agli esordi della vicenda nel nostro Paese, ciò che rallentò notevolmente la diagnosi dei primi casi fu anche la confusione generata tra i sintomi dell’una e dell’altra patologia. Con le conseguenze disastrose che purtroppo conosciamo. Ad oggi i medici di base, così come il personale ospedaliero ha una visione molto più chiara di ciò che caratterizza l’infezione da Covid19.

Pur se la lotta contro questo nemico invisibile sembra ancora troppo dura da affrontare, bisogna notificare una maggiore sicurezza dettata da un protocollo ormai rodato al quale improntarsi. Questo anche il motivo per cui all’inizio della stagione caratterizzata dall’influenza stagionale rende quasi obbligatoria la somministrazione del vaccino corrispondente, ovviamente con le dovute cautele e prescrizioni del caso.

L’importanza di questa procedura sta innanzitutto nella maggiore facilità per i medici di distinguere la comune influenza dall’infezione da Coronavirus.

In secondo luogo è stato appurato nella precedente fase di contagi che chi era protetto dal vaccino antinfluenzale ha subito molto meno gli effetti del Covid19 oppure non ha riscontrato alcun sintomo. Comunque bisogna specificare chi ed in che modo può accedere alla copertura vaccinale, dal momento che non è sempre consigliata. In alcuni casi infatti la somministrazione del vaccino può infatti rivelarsi inutile per una serie di motivazioni.

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Vaccino antinfluenzale 2020 | Tutto quello che bisogna sapere | Dove farlo

Il Ministero della Salute raccomanda, vista l’attuale situazione epidemiologica relativa alla circolazione del Covid19, di anticipare la conduzione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale a partire dall’inizio di ottobre ed offrire la vaccinazione ai soggetti eleggibili in qualsiasi momento della stagione influenzale. Ovviamente in questa categoria rientrano anche tutti i soggetti che desiderano evitare la malattia influenzale e che non abbiano specifiche controindicazioni, oltre coloro per i quali invece è specificamente consigliato.

Tra questi vi sono:
  • Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano in gravidanza e nel periodo “postpartum”.
  • Soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza.
  • Soggetti di età pari o superiore a 65 anni.
  • Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale.
  • Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti.
  • Familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze (indipendentemente dal fatto che il soggetto a rischio sia stato o meno vaccinato)E inoltre per soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori; personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani; donatori di sangue.

Quanto costa il vaccino?

Il vaccino è gratuito per tutti coloro che hanno compiuto i sessanta anni in su e per chi ha problemi di salute rilevanti. Alcune Regioni hanno esteso la gratuità anche ai soggetti che rientrano nella fascia di età compresa tra 6 mesi a 6 anni. Una volta esaurite le categorie ‘protette’ le restanti dosi gratuite verranno messe a disposizione dell’utenza. Chi invece non rientra nelle categorie per le quali il vaccino è gratuito può tranquillamente prenotarlo ed acquistarlo in farmacia. Il prezzo medio è di 25 euro per ogni dose, ma può variare a seconda delle case farmaceutiche che lo distribuiscono.

I bambini devono vaccinarsi?

La procedura in esame è consigliata nei bambini a partire dai sei mesi in poi. La somministrazione invece non avviene nei soggetti di età inferiore, ma è possibile proteggerli dal contagio in modo indiretto attraverso la vaccinazione della mamma e degli altri familiari. Ci sono bambini per i quali la vaccinazione, non solo è utile come mezzo di prevenzione collettiva. Si rivela necessaria proprio ai fini di una protezione individuale.

Questo avviene specialmente in caso di malattie preesistenti e nello specifico:
  1. malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio (inclusa l’asma grave, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico ostruttiva-BPCO).
  2. malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite.
  3. diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi gli obesi con BMI >30).
  4. insufficienza renale/surrenale cronica.
  5. malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie.
  6. tumori e in corso di trattamento chemioterapico.
  7. malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV.
  8. malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali.
  9. patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici.
  10. patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari).
  11. epatopatie croniche.

Dove ci si può vaccinare?

In prima istanza il vaccino va richiesto al proprio medico di base. I presidi ASL di alcune Regioni consentono la somministrazione su prenotazione. Anche nel caso in cui si decida di acquistare il vaccino autonomamente, è preferibile la somministrazione da parte del personale medico. In poche parole non è consigliabile esimersi dal rivolgersi ad un ente deputato a questo specifico compito ed agire in autonomia. Oltre ai Servizi di vaccinazione dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL, partecipano alle attività di vaccinazione anche i Medici di Medicina Generale e Pediatri di libera scelta.

Quali sono le modalità di somministrazione del vaccino?

In genere è sufficiente una sola dose di vaccino nei soggetti in età adulta. Diversamente accade in età infantile ed in particolare nei soggetti di età inferiore ai nove anni mai vaccinati in precedenza. In essi infatti sono necessarie due dosi somministrate a distanza di almeno quattro settimane. Esso viene somministrato per via intramuscolare sul braccio nei soggetti di età superiore ai due anni, mentre sulla coscia nei bambini di età inferiore.

Quando parte l’effetto della vaccinazione?

Per espletare la sua efficacia il vaccino impiega tra i dieci ed i quindici giorni. Le reazioni locali si manifestano generalmente entro i primi giorni successivi alla vaccinazione.
Le reazioni sistemiche più frequenti comprendono malessere generale, febbre, mialgie. Esse si manifestano generalmente entro 6-12 ore dalla somministrazione del vaccino ed hanno una durata di 1 o 2 giorni.

E’ possibile prevedere il picco influenzale?

Non è possibile prevedere in via assoluta quando ci sarà il picco influenzale. Secondo le stime degli ultimi anni esso si verifica in genere tra il mese di gennaio e quello di febbraio.
Per maggiori informazioni vi rimandiamo al sito del Ministero della Salute dove potrete trovare tutte le risposte alle domande frequenti.
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