Aumentano i prezzi di alimentari indispensabili e molto altro, e ci sono stati anche i primi assalti ai supermercati. Ma quanto sono motivati?

Assalti ai supermercati, degli episodi sono già accaduti, in Sardegna in particolare. E proprio come avvenne due anni fa, quando scoppiò l’emergenza pandemia, anche stavolta alcuni cittadini allarmati hanno fatto a gomitate per assicurarsi quanti più beni alimentari possibili.

Beni che scarseggiano nei supermercati
Beni che scarseggiano nei supermercati (Foto ricettasprint)

Pane, pasta, olio, lievito di birra rappresentano la tipologia di alimenti più ricercata. Ma anche tanti altri, come fette biscottate, frollini ed altri si trovano molto più difficilmente. E quando è possibile reperirli, in molti casi assistiamo a prezzi esagerati, superiori anche di tre o quattro volte.

Se questa è una situazione che necessità di un intervento diretto da parte dello Stato, perché rappresenta la diretta conseguenza degli inusitati aumenti delle bollette e dei carburanti, dall’altro non deve dare adito a situazioni di emergenza. Gli assalti ai supermercati sono immotivati, e per non pochi motivi.

Assalti ai supermercati, non ci saranno problemi

Anzitutto sono gli stessi soggetti principali della grande distribuzione a garantire di avere scorte a sufficienza per impedire situazioni estreme. Anche se capita di vedere gli scaffali vuoti o semivuoti, a quanto pare questa sembra essere una strategia concepita dagli stessi venditori per impedire l’affluire di una folla eccessiva.

Scaffali vuoti al supermercato
Scaffali vuoti al supermercato (Foto Ricettasprint)

Cosa che garantirebbe pure dei problemi di ordine pubblico in relazione alle norme anti pandemia ben note, che impongono di evitare gli assembramenti. I beni ci sono, magari in quantità non sufficienti quanto una condizione consueta, ma non tale da far presagire ad una mancanza.

Il fatto è che alcune tipologie di merci hanno delle difficoltà ulteriori di riferimento in aggiunta alle proteste legate agli aumenti dei prezzi di benzina, corrente elettrica e gas. Nello specifico per esempio di olio di semi e pellet per le stufe c’è da dire che questi due specifici beni provengono in particolar modo dall’Europa dell’Est e dall’Ucraina in particolare.

Con la guerra in corso è naturale che ci sia una penuria nelle forniture. Per cui potrebbe accadere di trovare delle limitazioni in alcuni supermercati riguardo al loro acquisto. Non si può andare al di là di una certa quantità.

Ma le cose rimarranno comunque difficili anche ad aprile

Più propriamente riguardo all’assalto ai supermercati, il Ministero delle Politiche Agricole ha parlato di fobie immotivate, che hanno trovato adito grazie ad un uso improprio di social ed applicazioni di messaggistica, facendo leva sulla situazione economica attuale complicata.

Ma con tutte le difficoltà del caso anche il ministro Patuanelli ha confermato che tutto ciò non comporterà problemi di approvvigionamento. Specialmente per quei beni di prima necessità, perché impedirne le forniture tra l’altro rappresenta un reato.

La situazione resta difficile e dovrebbero esserci degli ulteriori aumenti anche ad aprile, in diversi ambiti. Ma ci si attende che l’Unione Europea e gli Stati centrali rendano operativi dei decreti anti-rincari entro le prossime settimane.

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