Perché aumenta il prezzo delle vongole e come si può porre soluzione ad un problema che si sta facendo sentire in modo evidente.
Aumenta il prezzo delle vongole, e quando ci troviamo a due mesi esatti dalle festività natalizie di certo questa non può rappresentare una buona nuova. Tante sono le Regioni nelle quali le vongole rappresentano un ingrediente immancabile per diversi piatti da portare in tavola. E questo a prescindere da Natale e Capodanno. Molte volte di domenica vengono portati in tavola piatti a base di questi frutti di mare.
Perché aumenta il prezzo delle vongole? Perché c’è l’inflazione, i carburanti sono aumentati e da un anno e mezzo costano tantissimo, al punto che a volte ai pescatori non conviene andare al largo. Ma nel frattempo è sopraggiunto un altro fattore di estrema negatività, che pure ha influito su questo aspetto. Ora il prezzo delle vongole è impennato per via di una variabile che ha causato numerosi problemi sin dalla scorsa estate.
Prezzo delle vongole, la variabile inattesa responsabile del problema
Anche le vongole, così come capitato a vongole, ostriche e cozze, sono state tra le vittime principali del granchio blu. Questo crostaceo ha provocato dei danni ingenti tali da portare alcune Regioni a chiedere lo stato di emergenza. Ed il Governo ha pure destinato alcuni milioni di euro per fare fronte a questa grave situazione. Purtroppo la popolazione di vongole è diminuita a causa dell’attacco del granchio blu.
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Granchio blu che è una specie aliena arrivata dalle coste atlantiche degli Stati Uniti. Questo ha causato un calo del 50% negli allevamenti di frutti di mare e la cosa ha portato il prezzo a salire. Dal momento che, ovviamente, a Natale la domanda crescerà, ad aumentare ancora di più sarà in maniera inevitabile anche il prezzo. Del resto questa è una legge di mercato: se l’offerta è inferiore alla richiesta, ecco che i costi salgono.
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A quanto ammontano gli aumenti
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Si stima un +60% addirittura, e questo molto probabilmente porterà alcuni a dovere prendere delle dolorose decisioni, magari rinunciando ai frutti di mare. I dati sono stati forniti da Fedagripesca-Confcooperative, con un prezzo che, dagli attuali 7 euro al chilo, dovrebbe passare ad 11 euro al chilo.
