C’è una situazione che riguarda la news caffè richiamo alimentare, con una problematica importante per i consumatori. Di cosa si tratta.

C’è una marca di caffè sottoposta a richiamo alimentare urgente. Ne dà notizia il Ministero della Salute, che come al solito è sempre attento a fornire le indicazioni utili per riconoscere il prodotto di turno sottoposto a questa od a quella problematica.

Una tazza di caffè su dei chicchi
Una tazza di caffè su dei chicchi (Pixabay)

In questo caso il caffè interessato dal richiamo alimentare riporta un fattore di negatività tale da potere compromettere in maniera potenziale la salute di chi eventualmente possa consumarlo ed ingerirlo.

Sappiamo anche tutti i dati precisi allo scopo di individuare questo caffè per il quale è scattato il richiamo alimentare con effetto immediato. Abbiamo infatti marca, numero di lotto e data di scadenza, oltre al nome del produttore, il peso e le indicazioni che fanno riferimento allo stabilimento di produzione.

Il caffè tolto dagli scaffali di tutti i supermercati e negozi di alimentari dove viene venduto è quello torrefatto e macinato gusto classico Caffè Juanito. Ogni confezione ritirata dal commercio ha un peso di 250 grammi ed una inconfondibile colorazione tutta in rosso.

Caffè richiamo alimentare, marca ed altre indicazioni del provvedimento urgente

Il numero di lotto contestato è quello D06X ed la data di scadenza o termine minimo di conservazione coincide con il giorno 6 aprile 2024. Il motivo del ritiro dalle vendite è da individuare nella presenza al suo interno della sostanza ocratossina, che è ritenuta potenzialmente nociva in particolar modo per i reni.

Il caffè tolto dalla vendita
Il caffè tolto dalla vendita (Pixabay)

La notifica del Ministero della Salute parla di superamento del limite massimo consentito. Il produttore è Gimoka per la ditta Dico spa e lo stabilimento di produzione ha sede in Lombardia, a Sondrio.

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Per tutti coloro che abbiano in casa questo articolo il consiglio è di non consumarlo e di riconsegnarlo al punto vendita dove è stato precedentemente acquistato. Anche senza esibire lo scontrino, si avrà diritto ad ottenere il rimborso della cifra spesa.

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Situazioni di emergenza come questa e che implicano delle possibili minacce alla salute dei consumatori non rendono necessario mostrare il suddetto scontrino. Da quanto comunicato dal Ministero della Salute, i punti vendita interessati sono i seguenti:

  • Tuodì:
  • Fresco Market:
  • Ingrande;

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