Un alimento basilare ed indispensabile è aumentato di più del 30% negli ultimi quattro anni. E costerà sempre di più. Tu oggi quanto lo stai pagando?
Gli aumenti che riguardano la spesa sono una costante che ci accompagna ancora oggi. Il trend negativo era iniziato grossomodo nel periodo della pandemia, con alcune avvisaglie negative però presenti già a fine 2019. Da lì in poi è stato sempre un crescendo in negativo, anche se è in particolar modo dal 2021, e con una più che acuita crisi nel 2022, che ci sono stati degli aumenti pesanti.

La crisi energetica, di materie prime e produttiva che caratterizzò l’inizio del 2022, quando si scatenò il primo dei tanti conflitti che ancora oggi occupano le pagine dei giornali e gli spazi dei telegiornali. Ed a distanza di così tanto tempo continuiamo a pagare dazio, in tutti i sensi. C’è un bene indispensabile che costa sempre di più e che ha subito un sacco di rincari in sequenza.
Perché la spesa è aumentata?
Questo alimento è basilare nelle abitudini di milioni di persone, in Italia e non solo. Si tratta del pane, che è noto all’umanità da millenni e millenni. Ed il cui prezzo è un indicatore della misura del potere di acquisto e dell’inflazione. Ci sono stati tanti aumenti di prezzo negli ultimi quattro anni. Lo fa sapere l’Osservatorio dei Prezzi, organo che fa capo al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Secondo stime ufficiali, da 2,58 euro il prezzo di un chilo di pane dal 2021 è aumentato agli attuali 3,40 euro. Questo vuol dire un rincaro di quasi il 32%. Più o meno la stessa cosa è avvenuta anche nelle altre città e Regioni. Tante sono le concause del tutto, già citate in poc’anzi in questo articolo: conflitti, mancanza di materie prime, crisi energetica, ed anche cambiamento climatico.
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Ora ci si mettono anche i dazi che graveranno sul grano importato oltreoceano dall’Italia. Nel 2025 finora c’è già stato un calo nella produzione del grano nostrano, cosa che ha costretto il Governo ad aumentare la domanda di grano importato. E questo ha portato ad un +68% sul prezzo del grano che arriva dal Canada, già a partire dal secondo semestre dell’anno scorso, in realtà.
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Quando caleranno i prezzi in Italia?
In tutto ciò l’inflazione continua ad essere presente. E nonostante i tanti proclami di ottimismo del Governo in carica, gli stipendi in Italia sono calati dell’8%: peggior risultato di tutta l’Unione Europea. I prezzi invece continuano ad essere stabilmente alti oppure addirittura continuano a salire.

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E per le famiglie che hanno più difficoltà si è reso necessario adottare abitudini più restrittive: come il mangiare il pane raffermo di qualche giorno o comprare quello di qualità più bassa, perché costa di meno. E di miglioramento della situazione non se ne parla.