Da parte di Coop arriva la comunicazione in merito alla necessità di dover togliere dal commercio un articolo venduto nei suoi supermercati.

Coop comunica un richiamo alimentare
Coop comunica un richiamo alimentare Foto dal web

Coop, attenzione per un richiamo alimentare. La nota catena di supermercati ha reso noto che un prodotto in vendita nei propri punti ufficiali necessita di essere ritirato dal commercio.

Il tutto è avvenuto in via precauzionale, per evitare eventuali conseguenze sulla salute dei consumatori. L’articolo alimentare in questione del quale Coop parla in un apposito comunicato è la crostata con confettura di ciliegia.

Il prodotto in questione riporta il marchio Lago e ci sono alcuni lotti dello stesso ad essere interessati da una problematica assolutamente da non sottovalutare. Si tratta della presenza di ossido di etilene, ritenuta sospetta, all’interno di uno degli ingredienti utilizzati per la realizzazione di questo dolce confezionato.

Il peso di ogni confezione di questa crostata con confettura di ciliegia ammonta a 350 grammi. I lotti richiamati da Coop sono i seguenti:

  • L.21091 (data di scadenza o termine minimo di conservazione (Tmc) 15/12/2021);
  • L.21140 (data di scadenza o termine minimo di conservazione (Tmc) 31/01/2022);
  • L.21163 (data di scadenza o termine minimo di conservazione (Tmc) 15/02/2022;

Coop, ulteriori dettagli sul richiamo alimentare

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La notifica di richiamo alimentare di Coop rende noto che lo stabilimento di produzione della Lago Group Spa è situato a Tombolo, località ubicata in provincia di Padova. C’è un precedente alquanto recente che riguarda questo articolo alimentare e che risale allo scorso mese di giugno.

In tale circostanza infatti si ebbe un altro ritiro sempre per la sospetta presenza di ossido di etilene all’interno dello stesso. In questa situazione è possibile chiedere informazioni all’apposito numero 049 9475511.

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Da quanto si apprende, la problematica dovrebbe interessare solamente alcuni punti vendita Coop. Ad ogni modo si raccomanda ai consumatori che abbiano eventualmente in casa una o più unita del prodotto indicato di non consumarlo.

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Questo va restituito al punto vendita di riferimento per ottenere il diritto ad avere il rimborso della cifra spesa o per poter procedere ad una sostituzione con altro. Inoltre non è necessario esibire lo scontrino quando c’è da fare i conti con situazioni come questa, che riguardano direttamente la salute delle persone.