Attenzione ai detersivi pericolosi che potrebbero finire in casa nostra. Il loro utilizzo comporta degli effetti nocivi da non sottovalutare.

Detersivi pericolosi, purtroppo ce ne sono e potrebbe anche darsi che finiscano nelle nostre abitazioni. In questo senso è da tenere in considerazione il test che nel 2021 la rivista Il Salvagente ha compiuto su ben 50 detergenti e simili.

Una donna usa un detersivo in cucina
Una donna usa un detersivo in cucina (Adobe Stock)

Di questi, solamente in due risultavano essere in regola con quelle che sono le norme di sicurezza vigenti ad oggi in tutta l’Unione Europea, in tema di sicurezza. E quel che è peggio è che dei detersivi pericolosi potenzialmente, in molto sono ancora in vendita.

Dei 48 detersivi pericolosi, in 18 rappresentano un “rischio per la salute nell’immediato”, come definito da Il Salvagente stesso. E l’alto tasso di nocività riguarda anche l’ambiente. Ad essere sotto accusa è l’elevato tasso di prodotti chimici contenuti all’interno di questi prodotti.

Detersivi pericolosi, alcuni esempi: evitateli

Alcuni nomi:

  • Il detersivo per piatti Coop “Oecoplan Camomille”;
  • detersivo “Biobaula Öko”;
  • detersivo per piatti “Sodasan Lemon Freshness”;
  • detersivi “Sea to Summit Wilderness Wash” e “Laundry Wash”;

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Ed un altro problema non da poco è rappresentato dalle confezioni utilizzate, che in alcuni casi riguardano contenitori del sapone, per colpa della forma e del colore. Un equivoco in cui soprattutto i bambini potrebbero incappare, con tutti i rischi del caso.

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Infatti le situazioni di avvelenamento e di intossicazione che avvengono tra le mura domestiche per questo motivo ammontano a migliaia e migliaia ogni anno in tutto il territorio della UE.

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La sensazione è che alcuni produttori si limitino al minimo indispensabile quando si tratta di rispettare le norme in materia. Ed è quindi necessario che la Commissione Europea li solleciti ad impegnarsi di più.

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