Diossina nelle uova dove permane un potenziale grosso rischio
Delle uova dentro e fuori dal loro cartone (Foto Canva – Ricettasprint.it)

Un allarmante problema che riguarda la presenza di diossina nelle uova e non solo emerge con prepotenza. Dove è successo.

Diossina nelle uova, è allerta per dei campioni che provengono da una specifica zona d’Italia. E che hanno fatto riscontrare una presenza in eccesso di questa sostanza potenzialmente pericolosa. E come se non bastasse è stata individuata anche una contemporanea presenza di Pfas. Si tratta di un’altra componente assai nociva per la salute delle persone. In entrambi i casi sia gli Pfas che la diossina nelle uova si trovano nella misura che va da due ad almeno cinque volte quelli che sono i limiti massimi consentiti dalle norme di sicurezza in merito alla presenza tollerata di queste due sostanze contaminanti. La problematica di Pfas e diossina nelle uova è stata portata all’attenzione di tutti dal Coordinamento No Inceneritore Fusina e da ISDE Italia (Medici per l’ambiente).

Diossina nelle uova, dove è successo

Il problema in questione è stato individuato in un laboratorio Accredia durante l’estate. Rispettivamente nelle zone di Malcontenta, nei pressi del comune di Mira, poi a Villabona,, Marghera ed Oriago. Si tratta tutti di Comuni posti in provincia di Venezia.

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Le analisi hanno portato al sorgere di valori decisamente allarmanti di diossine e policlorobifenili. Che per gli adulti arrivavano fino a cinque volte il limite massimo tollerato e per i bambini superava tale tetto anche di sette volte. Tutto questo è stato interpretato come un persistere forte dell’inquinamento nell’area che riguarda Venezia. La quale, tra smog e presenza di impianti industriali, non rappresenta certo l’area più salubre d’Italia.

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Ora si teme che possa rappresentare una costante

La problematica è avvenuta nel corso dell’estate, come detto. E non viene specificato in quale periodo preciso ed in quale mese. Ma il timore è che tutto questo possa rappresentare la norma.

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Se così fosse sarebbe molto grave e la Regione Veneto e diversi altri organi ufficiali dovrebbero scendere subito in campo. E concentrare tutti i loro sforzi per intensificare i controlli sui prodotti di ogni genere destinati all’industria alimentare, se realizzati sul proprio territorio.