A “È sempre mezzogiorno” Sergio Barzetti spiazza tutti con un discorso che lui reputa divertente ma la Clerici ed i telespettatori no.
“È sempre mezzogiorno”, Antonella Clerici ha dovuto gestire un momento di brutta televisione a causa di una delle figure che tra l’altro rappresentano una presenza frequente dei suoi programmi da anni.
È lo chef Sergio Barzetti ad avere fatto divampare la polemica parlando di “vino per stordire la preda”. Quarantotto anni, di Milano, il noto esperto di cucina, specializzato soprattutto nelle ricette relative ai risotti, ha parlato con riferimenti decisamente poco carini verso la figura femminile di quel che si può fare con del vino.
L’allusione è chiara e del resto lui stesso a “È sempre mezzogiorno” ha affermato di avere adottato la stessa “tattica” per conquistare sua moglie.
Parlandone anche in termini entusiastici, “perché nei miei corsi non sempre capitano donne così giovani. Io l’ho pasturata per un po’ e ho provato a farla bere ma lei era astemia“. Parole che ai telespettatori di “È sempre mezzogiorno” non sono piaciute.
È sempre mezzogiorno, chef Sergio Barzetti nell’occhio del ciclone
Barzetti è sembrato non essersi reso conto della gravità del suo discorso, a differenza della Clerici. La quale ha fatto cenno sul fatto di come “la cosa detta così suona male”. Barzetti collabora con la Clerici sin dal 2011 ma forse adesso potrebbe essere “lasciato in panchina”.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Bisfenolo nei pomodori, si salvano solo due marche su 18
Lui è sposato con la moglie Laura Campana, portata all’altare nel 2007 e dalla quale ha avuto una figlia chiamata Anita.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Violenza sulle donne, Tracy di Masterchef mostra le sue cicatrici
Per quanto Barzetti sembra non si sia ancora scusato per quanto fatto – forse perché convinto di non avere detto niente di male – è importante ribadire come sia fondamentale non prendere alla lettera quanto da lui detto.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Pasta Barbie con bambola, quanto costa e come averla
Il vino va gustato, da soli o in compagnia, senza alcun secondo fine. Senza dovere stordire qualcuno per raggiungere dei secondi fini. E va consumato in quantità consone. Sarebbe bello che chef Sergio Barzetti si renda conto di avere parlato con troppa leggerezza nel suo discorso.
