I suggerimenti molto utili su come eliminare il calcare dal bollitore senza alcuno sforzo ed a costo zero, è tutto molto semplice.

Eliminare il calcare dal bollitore, come possiamo fare? Non è infrequente che, dopo un certo periodo, si vengano a formare delle incrostazioni sul fondo di questo accessorio da cucina. Questa cosa dipende da un lavaggio e da una asciugatura non perfette.

Vapore che esce da un bollitore
Vapore che esce da un bollitore (Pixabay)

Con il reiterare della cosa, già dopo poco tempo possono comparire le prime tracce. E vediamo allora come eliminare il calcare dal bollitore, mettendo in pratica diversi metodi per potere riportare il bollitore stesso a nuovo.

Che sia per la preparazione di un tè, di una tisana o di qualsiasi altra bevanda a base di acqua calda, non dobbiamo dimenticare di eliminare il calcare dal bollitore. E di procedere con una cura adeguata dopo ogni utilizzo.

Come sempre avviene in ogni situazione che porta alla formazione di incrostazioni calcaree, anche nel caso del bollitore la sua efficacia finisce con il disperdersi. Infatti rende meno ottimale il processo di riscaldamento, inoltre c’è il rischio che la nostra bevanda abbia un retrogusto proprio di calcare.

Eliminare il calcare dal bollitore, tre metodi da mettere in pratica

Sul come eliminare questi depositi decisamente indesiderati, arrivano in nostro soccorso i soliti ingredienti che, tanto in cucina quanto in ambito domestico in generale, sono sempre utili per pulire, disinfettare e scrostare qualsiasi superficie e qualsiasi oggetto.

Acqua calda versata da un bollitore
Acqua calda versata da un bollitore (Pixabay)

Per esempio possiamo fare bollire dell’acqua nel bollitore aggiungendo quattro cucchiai di succo di limone e lasciando poi tutto quanto così per un’ora dopo avere spento la fiamma. Trascorso questo tempo, svuotiamo il bollitore e ripuliamo il suo interno con una spugnetta liscia.

Un altro metodo che funziona sempre è quello che presuppone l’utilizzo di bicarbonato ed aceto in aggiunta all’acqua. Ce ne vogliono rispettivamente un cucchiaio, un quarto di aceto e tre quarti di acqua, tutto quanto da far bollire.

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Pure in questo caso lasciate agire, ma per più tempo, ad esempio per una intera notte. Quindi svuotate e ripulite con la solita spugnetta liscia. Infine c’è l’acido citrico, che è consigliato per le incrostazioni più ostinate.

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Le dosi consigliate in questo caso sono le seguenti:

  • 30 g di acido citrico;
  • 250 ml di acqua;

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E pure qui c’è la necessita di fare agire per tutta una notte prima di svuotare e di ripulire con la nostra fidata spugnetta. Subito dopo sciacquate e fate bollire dell’acqua, cosa che servirà per eliminare ogni eventuale residuo rimasto.

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