Chi dice frappe, capisce bene di cosa stiamo parlando, ma perché siano digeribili da tutti, noi abbiamo un segreto: è la farina di kamut

Quando arriva Carnevale, nella nostra cucina non possono mancare due cose: le castagnole e le frappe. Poi ognuno le chiama come vuole: bugie, chiacchiere, cenci, o altro, tanto ci siamo capiti. Solo che non tutti le digeriscono bene perché anche nella loro leggerezza possono risultare pesanti.

frappe
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Il nostro segreto è quello di utilizzare la farina di kamut che in Italia è ancora poco conosciuta e invece dovrebbe essere sfruttata di più. Sentirete che profumo e che croccantezza.

Mai assaggiate le frappe al kamut digeribili?

Il vino bianco da utilizzare per preparare le nostre frappe digeribili? Aromatico, non secco anche perché non deve andare a coprire il sapore di tutti gli altri ingredienti.

Ingredienti:
400 g di farina di kamut
40 g di olio extravergine d’oliva
50 g di zucchero semolato
2 uova medie
3 cucchiaini di liquore all’anice
100 g di vino bianco
1 bacca di vaniglia
zucchero a velo q.b.
1 pizzico di sale
1 l olio extravergine di oliva per friggere

Preparazione: frappe

kamut
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Dopo averla setacciata, versiamo la farina di kamut in una ciotola grande. Poi aggiungiamo uno dopo l’altro anche lo zucchero semolato, le uova, l’olio extravergine d’oliva, i semi della bacca di vaniglia. Infine insaporiamo con il liquore all’anice e il vino bianco.
Cominciamo a mescolare con un cucchiaio di legno e poi impastiamo direttamente con le manifestare per alcuni minuti fino a quando otteniamo un impasto liscio e compatto, che non si attacca alle dita. Copriamolo con un foglio di pellicola trasparente e lasciamolo riposare per almeno 40 minuti.
Riprendiamo l’impasto, dividiamolo in tre o quattro pezzi e stendiamo la sfoglia ad uno spessore sottile. Possiamo usare la macchina per tirare la pasta, almeno fino al penultimo scatto di spessore, oppure con il mattarello.

vaniglia
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Il trucco per ottenere delle frappe digeribili, ma anche fragranti è questo. Ogni volta che tiriamo un pezzo si sfoglia, ripieghiamolo su se stesso e ripassiamolo nella macchina o con il mattarello. Ripetiamo questa operazione più volte e siamo a posto.

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Quando abbiamo finito questa operazione, usando una rotella dentellata tagliamo la pasta a rettangoli oppure a triangoli. Mettiamole a friggere in una padella, oppure un tegame basso, con l’olio di semi portato a 170°, facendole dorare da entrambe le parti e tiriamole su appoggiandole su un vassoio con carta assorbente da cucina.
Prima di servirle, spolveriamole con zucchero a velo.

frappe al kamut
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