Ci sono poche ricette buone come la frittura di paranza, ma perché sia perfetta e pronta in 10 minuti ci servono anche due o tre trucchi: te li svelo
Questa è una ricetta buona tutto l’anno, ma in estate niente regge il confronto con una frittura di paranza perfetta. Ci sono pochi segreti per prepararne una da leccarsi i baffi senza ungere nulla. Intanto la scelta del pesce, rigorosamente misto e quello che troviamo al banco, non nel freezer. Già, perché per la frittura dovremo pesce fresco: quello surgelato rilascia troppa acqua durante la frittura, quindi non sarà croccante.
I pesci della paranza, a seconda della regione e della stagione, sono alici, acciughe, triglie, merluzzetti, piccole sogliole, naselli, ma anche gamberetti e calamaretti. E per un risultato più croccante io uso la semola di grano duro o semola rimacinata, non la farina 00.
Il protagonista principale del piatto deve essere la frittura di paranza. Quindi serviamola accompagnata da patatine fritte oppure da un’insalata mista, con un po’ di maionese (meglio se fatta da noi) a parte
Ingredienti:
L’operazione relativamente più lunga è quella della pulizia del pesce, ma se abbiamo un amico pescivendolo possiamo anche chiedere e lui di risparmiarcela. In caso contrario, basterà eviscerare i pesci più grossi, eliminando le lische senza togliere però la testa e la coda. Se abbiamo i calamari, li tagliamo a rondelle mentre ai gamberetti leviamo il carapace e l’intestino dal dorso.
Versiamo la farina in un piatto grandi e poco alla volta infariniamo tutto il pesce. Deve essere un velo, questa non è una pastella. Quindi prima di passare alla frittura della paranza, sbattiamo leggermente il pesce, i molluschi e i crostacei.
Prendiamo una padella larga oppure un tegame basso e facciamo scaldare l’olio di semi. Io scelgo quelli di mais, ma vanno bene pure quello di arachidi o di girasole. Portiamo l’olio fino a 170°, la temperatura corretta per una frittura ottimale e poi cominciamo.
Partiamo con molluschi e crostacei, poi dopo un paio di minuti mettiamo dentro anche il resto del pesce. Usiamo il paraspruzzi, così non ungiamo nulla. Vista la quantità, facciamone friggere un po’ per volta, in modo da non abbassare la temperatura dell’olio che deve mantenersi costante.
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