La ricetta che vi proponiamo quest’oggi è quella di un ottimo digestivo. Ideale per il post pranzo o cena, non solo di oggi. Quando abbiamo voglia di qualcosa di simil amaro che ci aiuti a digerire, siamo nel posto giusto. Ecco la ricetta che fa per voi. Vi assicuriamo che non potrete farne più a meno. Prepariamo insieme il liquore al ginepro.

liquore ginepro ricetta FOTO ricettasprint
Liquore al ginepro FOTO ricettasprint

Prepararlo è facilissimo e ci vogliono davvero pochissimi ingredienti. Una ricetta, come dicevamo, di un ottimo digestivo, forse meno conosciuta del nocino, ma con le stesse proprietà nutritive e “di aiuto” alla digestione. Agli uomini piacerà in particolar modo. Vediamo insieme cosa ci occorre e mettiamoci all’opera.

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Ingredienti

  • 1/2 KG ZUCCHERO
  • 2 L GRAPPA
  • 60 G BACCHE DI GINEPRO

Liquore di ginepro: procedimento

Iniziamo con l’aggiungere, in un contenitore a chiusura ermetica, le bacche di ginepro ben pulite. Aggiungiamo la grappa e copriamole completamente. Lasciamole in infusione per 45 giorni al riparo da fonti di calore e al buio.

Liquore al ginepro FOTO ricettasprint

Trascorso i giorni di riposo, con l’aiuto di un colino a maglie strette, in una ciotola, filtriamo il contenuto. A parte, in una pentola, aggiungiamo acqua e lo zucchero in elenco e mescoliamo fino a quando quest’ultimo non sia del tutto sciolto.

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Liquore al ginepro FOTO ricettasprint
Liquore al ginepro FOTO ricettasprint

 

Quando sarà pronto, aggiungiamolo in ciotola insieme al contenuto filtrato e mescoliamo. Lasciamo che si raffreddi. Prendiamo delle bottiglie, opportunamente sterilizzate e versiamoci il mix all’interno.

Attendiamo ancora una 15ina di giorni prima di poterlo gustare.

Consigli: Per la preparazione di ogni tipo di liquore, è importante sterilizzare bene i contenitori nei quali verrà poi inserito il prodotto finito. Una soluzione facile e semplice è quella di lavarli, magari in lavastoviglie, alla massima temperatura. O anche, immergerli in una pentola d’acqua e lasciar bollire per almeno un’ora, facendo in modo però che evitino di toccarsi l’un con l’altro separandoli opportunamente con un canovaccio.

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