L’azienda Lactalis toglie dal mercato due lotti di mozzarella blu a marchio Vallelata. Cosa comporta questo per i consumatori, la nota della stessa Lactalis.

Mozzarella blu | Vallelata
Mozzarella blu Vallelata Foto dal web

Anche negli ultimi anni si era parlato di mozzarella blu, ed ora la problematica ritorna con un prodotto a marchio Vallelata, con anche la risposta di rassicurazione da parte dell’azienda. Il Fatto Alimentare riferisce di alcune segnalazioni in merito alla presenza di latticini con una insolita colorazione, cosa che ha portato l’azienda di riferimento a ritirare prontamente i lotti interessati:

  • L 200241 con data di scadenza 15/09/2020
  • L200245 con data di scadenza 19/09/2020

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E sulla vicenda stanno indagando anche i NAS di Pescara, dal momento che il tutto è avvenuto nella vicina Lanciano (CH). Il fenomeno della mozzarella blu si manifesta a seguito della presenza di un batterio che altera il contaminante biologico Pseudomonas fluorescens. Contaminante presente nella mozzarella per conferirle sapore ed aspetto migliori. Il problema non è denotabile in fase di produzione, secondo quanto fa sapere Il Fatto Alimentare. E tende a manifestarsi una volta aperta la confezione, con il contatto con l’aria. E comunque tutto questo non comporta problematiche per la salute nonostante il consumo di alimenti alterati anche solo visivamente a questo punto sia assolutamente da sconsigliare. Infatti si riscontra comunque un decadimento della situazione igienico e microbiologica richiesta.

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Mozzarella blu Vallelata, l’azienda si scusa: controlli già iniziati

Il manifestarsi del Pseudomonas fluorescens di solito avviene per contaminazione di latte od acqua impiegata nei processi industriali, oppure degli ambienti della lavorazione. L’agente coinvolto porta alla formazione di una lieve patina dal colore sgargiante e si trova a suo agio anche con temperature particolarmente basse, dove riesce a proliferare. Tale problematica può riguardare anche altri tipi di alimenti, come la carne, il pesce e la verdura. Il gruppo Lactalis, cui il marchio Vallelata fa capo, in una nota ufficiale si scusa con i consumatori. E nel sottolineare l’importanza prioritaria dell’attenzione per chi fruisce dei suoi prodotti, ha garantito anche il già avvenuto svolgimento dei necessari controlli.

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