Tra non molto arriverà Natale 2020 con annesse festività. Quale sarà la situazione per allora? Gli esperti non hanno alcun dubbio in merito.

Come sarà Natale 2020? Il rischio lockdown per le festività di fine anno è concreto e purtroppo manca sostanzialmente poco tempo per potere fare si che le cose cambino. Gli esperti della comunità medico-scientifica italiana consigliano di continuare ad usare prudenza. Ed invitano le autorità governative nazionali e locali a non cedere al buonismo.

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Purtroppo occorrerà ancora rispettare delle regole restrittive per fare si che il famigerato indice di contagio Rt cali. Attualmente lo stesso è superiore al valore critico minimo di 1 in tutto il nostro Paese. E nelle regioni sottoposte a regime di zona rossa supera pure 1,50. I contagi del resto continuano ad aggirarsi intorno ad una media quotidiana di 30mila, con anche diversi morti a causa della pandemia in corso ufficialmente dallo scorso mese di febbraio. Ce n’è abbastanza per capire che purtroppo la normalità è ancora lontana. E per Natale 2020 non potremo andarcene in giro a fare le compere natalizie come abbiamo sempre fatto. Le stime compiute riferiscono che il mese di novembre sarà molto duro da affrontare e che il picco dei nuovi contagi oggi giungerà poi attorno a poco prima della metà di dicembre.

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Natale 2020, l’apertura delle discoteche in estate deve essere da monito

Le restrizioni attuate dal Governo, con tanto di suddivisione in zone di rischio rosse, arancioni e gialle, sono volte proprio a fare si che i contagi calino. E riaprire tutto in vista del Natale 2020 rappresenterebbe compiere ancora una volta dei passi indietro, dopo che alcuni esponenti politici hanno ceduto alle pressioni dei gestori di discoteche e locali di divertimento nella scorsa estate. Consentire a questi posti di svago di stare aperti a luglio ed agosto ha contribuito colpevolmente a creare assembramenti ed a favorire una seconda ondata. Assai più intensa della prima e capace di avvolgere l’Italia intera, non solo le aree critiche originarie rappresentate da Lombardia, Veneto e parte di Emilia-Romagna e Piemonte. Quanto accaduto in estate deve essere da lezione in vista di Natale 2020. Oltre al valore Rt, che deve arrivare al massimo a 1, c’è anche l’indice Rpt. Che rappresenta la percentuale di nuovi contagiati su tamponi effettuati e che deve giungere al massimo a 10.

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Rimarranno gli obblighi di mascherine, divieti di assembramenti e spostamenti

Per quanto riguarda i provvedimenti da dovere rispettare, anche per l’ultimo mese dell’anno aspettiamoci di dovere convivere con quanto già fatto finora. Ovvero con l’obbligo di indossare la mascherina fuori casa in qualsiasi luogo visitato, ed anche in casa in presenza di non congiunti (nelle zone gialle, n.d.r.). Inoltre vanno rispettati il distanziamento sociale ed il divieto di mobilità (in zone rosse). Nelle parti più a rischio è vietato spostarsi da Comune a Comune se non per motivazioni urgenti di lavoro, studio o salute. E sempre mediante presentazione del modulo di autocertificazione. È assolutamente urgente mettere l’Italia al sicuro in ambito sanitario e cercare di alleggerire il carico di ospedali, terapie intensive e strutture ospedaliere.

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I contagi calano solo se sapremo essere responsabili

In questo senso ci sono grosse difficoltà da nord a sud già da settimane. Il Governo punta comunque a fare si che i contagi rallentino in queste poche settimane che ci separano da Natale 2020. Purtroppo senza un lockdown vero e proprio come avvenuto nel corso della scorsa primavera, i contagi scendono più lentamente. Le feste, è bene capirlo, sono vietatissime. Non dovranno esserci tavolate e cenoni come li conosciamo e come li abbiamo sempre vissuti. Purtroppo però questa situazione è demandata alla responsabilità ed alla coscienziosità delle persone. Ma non tutte sembrano capire o vogliono capire la gravità della situazione. Si potrà mangiare allo stesso tavolo al massimo in 6, anche nei ristoranti aperti nelle zone gialle e con i parenti stretti.

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