L’urgentissima motivazione per la quale mai e poi mai devi sciacquarla: non lavare la carne di pollo prima di cuocerla, è pericolosissimo.

Non lavare la carne di pollo prima della cottura, ne va della salute. Lo afferma un soggetto del tutto autorevole quale la EFSA, ovvero l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare. E ci sono diversi ottimi motivi per non fare ciò.

Del petto di pollo
Del petto di pollo (Foto Canva – Ricettasprint.it)

Anzi, sono milioni e milioni i motivi per non lavare la carne di pollo prima della cottura. Infatti questa pratica ci potrebbe esporre con maggiore frequenza al rischio di incappare in campilobatteriosi.

Si tratta di una infezione che compie il passaggio dagli animali all’uomo e che può poi contagiare gli esseri umani, a differenza di altre situazioni per le quali malattie di una data specie animale risultano invece essere del tutto innocue per noi.

I sintomi da campilobatteriosi sono quelli classici che contraddistinguono una intossicazione alimentare. Si tratta di:

  • nausea;
  • vomito;
  • diarrea;
  • dolori addominali;

Non lavare la carne di pollo, il grosso pericolo in agguato

La mortalità per fortuna è estremamente bassa e si attesta su una percentuale dello 0,03%, mentre il decorso della malattia può durare da qualche giorno ad anche più di una settimana. La cura è a base di antibiotici per quelle situazioni più gravi e delicate.

Petto di pollo
Petto di pollo (Foto Canva – Ricettasprint.it)

I batteri in questione colonizzano l’intestino e lo stomaco del pollame, infettando poi il resto della carne. Oltre a polli e tacchini però questa patologia può colpire anche volatili, ovini, bovini, uccelli e persino gatti e cani.

La malattia all’uomo viene trasmessa proprio tramite il consumo di carne infetta, cosa che avviene quando quest’ultima viene mangiata cruda o non adeguatamente cotta. Oppure, nel caso di carne fresca, quando la stessa viene lavata in lavandino.

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Il batterio che infetta la carne è molto insidioso

Infatti il campylobacter resiste all’acqua ed anche al freddo di frigo e congelatore. E può diffondersi ulteriormente nella nostra cucina, sulle altre superfici e su altro cibo attraverso gli schizzi ed attraverso le nostre mani, qualora non dovessimo lavarle in maniera adeguata dopo avere maneggiato della carne avicola.

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Le contromisure da mettere in atto sono lavare le mani sia prima che dopo avere toccato questa carne, e cuocere a più di 70° la stessa.

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Ripetiamo, senza mai doverla sciacquare prima. Togliamo le carni dalle loro confezioni e mettiamole subito a processo di cottura ad elevate temperature per stare al sicuro.