Una lunga serie di lotti dello stesso articolo ha subito un richiamo alimentare. Il motivo è importante e ne dà notizia il Ministero.

Carrello in primo piano al supermercato
Carrello in primo piano al supermercato (Pixabay)

Richiamo alimentare, un avviso urgente arriva da parte del Ministero della Salute. Proprio sul sito web ufficiale dell’Ente ha trovato pubblicazione una notifica che riporta le specifiche di un articolo alimentare.

Si tratta di un salume del quale sono riportate tutte le informazioni del caso allo scopo di poterlo riconoscere. All’interno del richiamo alimentare prodotto dal Ministero troviamo quindi quello che è il marchio del prodotto, ovvero “Salumificio A. Lovison srl”.

Abbiamo anche quello che è il Marchio di identificazione dello stabilimento/del produttore, con il codice alfanumerico IT 1470/LCE. Il nome del produttore è SALUMIFICIO A. LOVISON SRL e lo stabilimento di produzione è situato a Spilimbergo, un Comune del Friuli-Venezia Giulia situato in provincia di Pordenone.

Richiamo alimentare, quali sono lotti, date di scadenza e motivo

Le altre specifiche del richiamo alimentare ci informano di quella che è la giustificazione ufficiale del provvedimento di ritiro dal commercio deciso dagli ispettori deputati ai controlli nell’ambito del rispetto delle norme vigenti in materia. Il Ministero scrive, nella sua notifica:

Errata etichettatura relativamente ad una data di scadenza superiore a quella prevista di 30

Salsiccia Lovison richiamo
Salsiccia Lovison richiamo (Foto Ministero della Salute)

Abbiamo anche una lunga serie di numeri di lotto interessati da questa problematica:

  • 02.02.2022
  • 07.02.2022
  • 09.02.2022
  • 14.02.2022
  • 16.02.2022
  • 21.02.2022
  • 23.02.2022
  • 28.02.2022
  • 02.03.2022
  • 07.03.2022
  • 09.03.2022
  • 14.03.2022
  • 16.03.2022

Come data di scadenza o termine minimo di conservazione è riportata la seguente indicazione: “30 giorni dalla data di produzione”

La raccomandazione fornita a tutti coloro che abbiano eventualmente uno o più pezzi dell’articolo alimentare indicato è di restituire tutto quanto al punto vendita di riferimento.

In questo modo sarà possibile ottenere un rimborso oppure una sostituzione con altro tipo di merce, dopo avere versato la relativa differenza. E non è richiesto fornire lo scontrino di riferimento, visto che si parla di un provvedimento importante che riguarda specificamente la salute dei consumatori.

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