Da parte del Ministero della Salute arriva una notifica di richiamo alimentare che presenta tutte le specifiche di questa problematica descritta con tutti i dettagli necessari.

Un richiamo alimentare comunicato dal Ministero della Salute riguarda un prodotto gastronomico che di solito viene venduto in diversi supermercati e punti vendita in tutta Italia.

Richiamo alimentare
(Adobe Stock)

L’articolo in questione riporta come denominazione di vendita la dicitura “Cannelloni di magro 300 g B” ed è commercializzata da GI Gastronomia Italiana Srl, come riportato nella voce che riguarda il nome o la ragione sociale del prodotto sottoposto a richiamo alimentare.

Il nome del produttore è “Camst scarl” e lo stabilimento di riferimento è ubicato in Veneto, più precisamente nella località di Sona, in provincia di Verona. Per riconoscere questo prodotto possiamo avvalerci dei numeri di lotto e delle date di scadenza o del termine minimo di conservazione. I riferimenti sono i seguenti:

  • 12/02/2022 L 000014082201;
  • 15/02/2022 L 000014712201;
  • 17/02/2022 L 000017742201;
  • 19/02/2022 L 000021182201;
  • 23/02/2022 L 000022592201;
  • 25/02/2022 L 000024712201;
  • 26/02/2022 L 000028202201;
  • 04/03/2022 L 000032542201;
  • 08/03/2022 L 000035382201;

Richiamo alimentare, il motivo della decisione presa dal Ministero della Salute

Il motivo del richiamo alimentare è da ricondurre nella presenza di un ingrediente potenzialmente in grado di far scaturire delle reazioni allergiche. Questo potrebbe capitare con l’allergene sedano, nel caso di individui soggetti a questa problematica.

Cannelloni richiamati
(FOTO Ministero della Salute)

La presenza del sedano nell’articolo sottoposto a richiamo alimentare da parte del Ministero della Salute non è ovviamente indicata. Anche se la notifica del richiamo riporta che “la presenza di allergene Sedano non è indicato nella lista ingredienti ma solo come “possibile traccia”.

Ad ogni modo per tutti coloro che sono soggetti alla problematica descritta la raccomandazione è di restituire tale articolo al punto vendita dove è stato acquistato in precedenza. In tal modo si potrà ottenere la possibilità di avere un rimborso della cifra spesa.

Anche senza presentare lo scontrino di riferimento, come da prassi nel caso di situazioni che coinvolgono in maniera diretta la salute dei consumatori.

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