È con questi prodotti che in tanti di noi fanno colazione, ma quanto sono salubri? Cosa ci dicono i test sulla sicurezza alimentare.

Sicurezza alimentare, un test svolto di recente svela quale sia l’effettivo livello di qualità all’interno di frollini di fattura industriale. E che è facilmente possibile acquistare in tutti i supermercati, discount e negozi di alimentari d’Italia.

Dei frollini di marche diverse
Dei frollini di marche diverse (Foto Canva)

Queste analisi sulla sicurezza alimentare hanno riguardato 15 marche di frollini. A compierle è stato il Salvagente, rivista specializzata nello svolgimento di approfondimenti di questo tipo.

I frollini sono molto diffusi e rappresentano una parte integrante della colazione di milioni di persone. I risultati purtroppo non sono così buoni come avremmo sperato.

Infatti la sicurezza alimentare è minata dalla presenza di sostanze potenzialmente nocive per la salute dei consumatori, ma che da decenni sono ampiamente diffuse nel novero delle pratiche di produzione industriale.

Sicurezza alimentare, il riassunto del test sui frollini: le sostanze trovate

Il Salvagente svela anche quelle che sono le marche di frollini dai quali ha estrapolato dei campioni da setacciare al microscopio. Si tratta dei seguenti prodotti:

Una corsia di supermercato che espone frollini
Una corsia di supermercato che espone frollini (Foto Canva)
  • Galletti Barilla;
  • Frollini Carrefour;
  • Colussi il Granturchese;
  • Frollini Conad;
  • Coop Frollini;
  • Dolciando (Eurospin);
  • Esselunga Frollini;
  • Galbusera Buoni Così;
  • Gentilini Novellini;
  • I Tesori del Forno Frollini (Todis);
  • Le Bon (MD);
  • Misura Dolcesenza senza zuccheri aggiunti;
  • Naturasì Novellini;
  • Real Forno (LIDL);
  • Saiwa Oro classico;

Cominciamo dalle buone notizie. Il test ha evidenziato la totale assenza di micotossine. Questo vuol dire che le materie prime impiegate per la realizzazione dei vari prodotti e la loro conservazione sono ottime. Non si dà adito a muffe e funghi di proliferare.

Qualche livello fuori norma è stata osservato solo per la micotossina Don, che può risultare nociva per i bambini di età inferiore ai 3 anni. Invece sono non soddisfacenti i livelli di acrilammide e di pesticidi riscontrati. L’acrilammide sorge in fase di cottura degli ingredienti e sorge al superamento di una certa temperatura.

Per i pesticidi, circa due terzi ne presentano delle tracce, anche se in quantità che risultano essere al di sotto di quello che è il limite massimo di presenza indicato dalle normative attualmente vigenti su tutto il territorio dell’Unione Europea.

E ci sono anche fin troppi zucchero e sale. È comunque bene ricordare come i frollini facciano parte della lunga lista di prodotti processati, che se mangiati con grande frequenza possono apportare delle conseguenze negative sull’organismo.

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I livelli di zucchero, sale e gli ingredienti controversi trovati

Ci sono infatti ingredienti come l’olio di palma (nei frollini di Eurospin, Conad, Lidl, Todis e MD) e l’olio di colza (Mulino Bianco), oltre ai già citati zucchero, oppure edulcoranti come il maltitolo, e sale.

Alcuni frollini di fattura industriale
Alcuni frollini di fattura industriale (Foto Canva)

Il test del salvagente pone in evidenza la elevata presenza media di sale (0,72 grammi ogni 100 grammi contro il limite massimo di 5 grammi totale quotidiano da assumere. Male. Per lo zucchero, il migliore e che ne contiene quindi meno è il marchio NaturaSì. Il più zuccherato è quello di Carrefour.

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Inoltre otto frollini su quindici contengono ingredienti controversi, tra i quali:

  • olio di palma;
  • olio di colza;
  • difosfato disodico;
  • maltitolo;
  • polifosfati;

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Per quanto riguarda i pesticidi, i risultati peggiori arrivano dai frollini di Carrefour, che annoverano al loro interno tracce di piperonyl butoxide, deltametrina, pirimiphos methyl e cypermethrin.