Che cosa succede se ordiniamo cibo da asporto ed il cuoco che lo ha preparato è positivo al Covid? Tutto quello che devi sapere se si verifica una circostanza simile.

La quarta ondata della pandemia che ha colpito il mondo intero ormai due anni fa sta nuovamente seminando paura, con numeri quasi impressionanti. E’ pur vero però che rispetto allo scorso anno la situazione sembra paradossalmente migliore, con ricoveri e terapie intensive di numero nettamente inferiore.

Cibo da asporto cuoco positivo al Covid subito in quarantena 20220117 ricettasprint

Ciò che più spaventa tutti però è la possibilità di imbattersi in un contagiato che sia completamente asintomatico oppure abbia sintomi lievi tali da essere confusi con un malessere passeggero o comune influenza. Ed è proprio questa pare la motivazione per la quale, a seguito delle riunioni familiari conseguenti alle festività natalizie appena concluse, il virus ha ricominciato la sua cavalcata. E’ stimato infatti che un italiano su tre oggi si ritrova chiuso in casa, in isolamento oppure in quarantena.

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Sono dunque i contatti familiari nel senso più ampio del termine quelli responsabili del nuovo aumento dei contagi. Includendo nel senso di familiarità quindi non solo i parenti stretti, ma tutti coloro con i quali si ha un rapporto regolare di frequentazione. Persone delle quali ovviamente ci si fida e con i quali si tende ad abbassare la guardia, vedendosi in luoghi chiusi in assoluta libertà, senza ovviamente utilizzare dispositivi di protezione individuale.

Gli esperti del settore hanno quindi additato come colpevoli le celebrazioni festive, durante le quali ci si è dimenticati completamente di avere a che fare con questo nemico invisibile che sta sferzando il mondo intero. Se qualcuno ormai per questo motivo si ritrova barricato in casa, uscendo soltanto per le strette necessità quotidiane e dunque rinunciando alle uscite di svago per un po’, può sentirsi in parte confortato. C’è infatti sempre il cibo da asporto a sopperire alla mancanza: l’unico che non si è quasi mai fermato e che ha consentito a tantissimi ristoratori di poter respirare nei periodi di lockdown.

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Cibo da asporto, il cuoco è positivo al Covid: subito in quarantena?

Come può accadere in famiglia, così anche sul luogo di lavoro si può presentare la circostanza per la quale qualcuno si ritrova contagiato senza neppure saperlo. Molte sono le realtà professionali in cui, per evitare focolai e dunque chiusure molto dannose per l’economia, si è ricorsi a screening periodici mediante tamponi. In questo modo, soprattutto in questo periodo, sono moltissimi coloro che si sono riscoperti positivi al Covid per puro caso. Dunque potrebbe assolutamente accadere che un cuoco, un pizzaiolo, un pasticciere preparino le pietanze destinate all’asporto nel momento in cui, inconsapevolmente, siano infetti. E quel cibo ovviamente finisce nelle nostre case, ritirato direttamente da noi oppure recapitato dai corrieri. Quali sono le conseguenze?

E’ un’esperta a rispondere alle domande che globalmente preoccupano sull’argomento. Si tratta della dottoressa Paula Cannon, nota genetista e virologa britannica, illustre professore di microbiologia molecolare e immunologia presso la University of Southern California. La quale ha subito tranquillizzato i consumatori, ma ha anche redarguito circa alcune regole importanti da seguire per evitare di essere contagiati. Premettendo che è assai improbabile che un cuoco possa tossire sul cibo che prepara, ha spiegato che i ristoratori di qualsiasi livello sono obbligati a seguire rigorosi protocolli igienico sanitari. Essi sono inoltre sottoposti a controlli periodici da parte delle autorità competenti, per cui risulterebbe difficile mancare. Ciò che maggiormente poi rassicura è il monitoraggio attento da parte dei titolari delle condizioni di salute dei propri dipendenti, nella consapevolezza che ulteriori chiusure potrebbero essere veramente dannose per i loro introiti.

Cosa fare quando arriva il cibo?

Ci sono però alcuni accorgimenti che possiamo utilizzare per evitare a monte qualsiasi, se pur minima, possibilità di contagio. La prima regola, sia nel caso in cui si vada a ritirare personalmente il cibo che venga recapitato a casa, è quella di non appoggiare il contenitore esterno sul tavolo. Piuttosto evitate di posizionarlo ovunque, facendovi aiutare ad estrarre il cibo e trasferirlo direttamente nei piatti per poi gettare l’involucro.

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Ci sono altri due trucchetti per uccidere completamente il virus, se mai vi fosse. Se si tratta di cibo caldo, basterà infatti passarlo in forno o al microonde qualche minuto per eliminarlo dalla superficie. Diversamente, si può trasferire in frigorifero qualche ora oppure addirittura congelarlo e si otterrà lo stesso risultato. Importante ed imprescindibile buona abitudine è quella di lavare ed igienizzare le mani quando si manipolano oggetti provenienti dall’esterno a maggior ragione se si è in procinto di mettersi in tavola. Nessuna quarantena quindi, come invece raccontano alcune fake news che circolano insistentemente sul web, ma pochi e semplici accorgimenti che tutelano la nostra salute, oggi più che mai.

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