Alcuni ottimo e pratici consigli su come conservare la Pastiera Napoletana senza alcuno spreco. I semplici passaggi da seguire per garantire sapore e fragranza anche dopo diversi giorni.

Come conservare la Pastiera Napoletana? Un vero dilemma per chi si è prodigato così tanto nel preparare questo magnifico dolce, che entra da sempre nel cuore e nello stomaco di chi abita a Napoli e dintorni.

Due Pastiere Napoletane pronte da poco
Due Pastiere Napoletane pronte da poco (Foto Canva – Ricettasprint.it)

Parliamo del resto di uno dei più buoni tra i dolci che appartengono alla tradizione gastronomica italiana, e per l’appunto di Napoli nella fattispecie. Per un qualcosa di talmente buono che anche in altre regioni d’Italia c’è chi si cimenta nella sua realizzazione.

Inoltre non è insolito vedere la Pastiera Napoletana servita anche in altri periodi dell’anno oltre la Pasqua, come nelle festività natalizie o a Carnevale. Ma come si conserva, nel caso in cui dovesse avanzare?

Diciamo che oltre ad apprendere come conservare la Pastiera Napoletana potremmo anche agire in un altro modo. Infatti una volta preparata come possiamo fare per preservarne il gusto, la consistenza e la fragranza anche a distanza di giorni? Il metodo più veloce è donarla ad amici e parenti.

Come conservare la Pastiera Napoletana, i consigli semplici da seguire

Alla luce di quelli che sono gli ingredienti utilizzati nella sua ricetta base tradizionale, in che modo possiamo agire sul come conservare la Pastiera Napoletana? Una cosa fondamentale da ricordare è che non dovremo fare si che questo dolce favoloso non dovrà in alcun modo diventare secco. Altrimenti perderà molto in qualità.

Una Pastiera Napoletana vista dall'alto
Una Pastiera Napoletana vista dall’alto (Foto Canva – Ricettasprint.it)

Nel caso in cui già sapessimo di volerla portare in tavola alla fine del pranzo nel giro dei successivi tre, quattro, anche cinque giorni, allora possiamo agevolmente evitare il frigorifero. Perché le basse temperature non farebbero altro che renderla molle, alterando in peggio pure il sapore, oltre che la sua consistenza.

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Al momento dell’assaggio rischiamo di sentire soltanto una poltiglia fredda in bocca, con appena un lieve sentore di dolce. Per la sua conservazione quindi affidiamoci alla temperatura ambiente, magari tenendola ben al riparo sotto una campana per alimenti chiusa nel forno spento. Questo sarebbe l’ideale.

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Poi dobbiamo evitare di esporre la nostra pastiera al calore ed alla luce. Quindi attenti a dove la lasciamo in cucina. Per coprirla infine può andare bene anche un panno pulito, che la proteggerà anche da altre alterazioni ambientali.

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Ed in ultima istanza, come contenitore possono andare anche bene una teglia fatta in carta stagnola o meglio ancora in placcato stagno. Che rappresenta anche il materiale migliore per la sua cottura, in quanto garantisce uniformità nella distribuzione della temperatura.