Esistono alcune informazioni sull’acqua minerale che è fondamentale apprendere e sapere interpretare, e si trovano a portata di mano.

Acqua minerale, alcuni non bevono altro. Si tratta di un qualcosa che è perfettamente naturale, in quanto deriva dalle sorgenti. L’effervescenza dell’acqua minerale deriva proprio da processi che avvengono nelle sorgenti stesse.

Numerose confezioni di acqua imbottigliata
Numerose confezioni di acqua imbottigliata (Foto Canva – Ricettasprint.it)

Ci sono però anche delle situazioni per le quali l’anidride carbonica che produce le caratteristiche bollicine avviene in maniera artificiale. Quale che sia la tipologia che rende l’acqua minerale gassata, è giusto dire che ne esistono delle tipologie più disparate.

è dotata di proprietà importanti dal punto di vista nutrizionale. In giro ce ne sono di tutti i tipi e svariate sono le marche alle quali possiamo affidarci. In tutti i supermercati e negozi di alimentare possiamo acquistarne di diverse, dai nomi più conosciuti a quelli che probabilmente non avremo mai sentito prima.

Le differenze tra queste tipologie di acqua minerale stanno non solo nella frizzantezza avvertita ma anche nel loro contenuto di sali minerali. Contenuto che è debitamente riportata sull’etichetta applicata su ciascuna bottiglia.

Acqua minerale, la tipologia in base al livello di minerali presenti

È sempre presente la voce che riguarda il residuo fisso, ovvero quello che non evapora dopo avere bollito l’acqua a 180°. Ed il residuo fisso è proprio il contenuto di sali minerali presente dopo questo processo, misurabile in mg/l (milligrammi per litro) e che permette la catalogazione delle acque minerali in quattro diverse classi.

Una bottiglia di acqua aperta
Una bottiglia di acqua aperta (Foto Canva – Ricettasprint.it)
  • Minimamente mineralizzata: ha un residuo fisso di massimo 50 mg/l, con frizzantezza molto leggera e scarsità di sodio. Ottima per prevenire calcoli renali, contrastare la ipertensione e stimolare la diuresi.
  • Oligominerale: ha un residuo fisso di massimo 500 mg/l, anch’essa contiene poco sodio e favorisce la diuresi ed assolve agli stessi scopi dell’acqua minimamente mineralizzata.
  • Mediominerale: ha un residuo fisso tra 500 e 1000 mg/l e viene prediletta da chi compie attività sportiva costante. Il contenuto di sali minerali risulta incrementato ed è ottimo per la reidratazione dopo che la sudorazione fa perdere i liquidi in eccesso.
  • Ricca di sali minerali: ha residuo fisso di oltre 1000 mg/l ed a questa acqua vengono attribuiti degli scopi terapeutici. In assoluto è quella che contiene più sali minerali di tutte ed è possibile trovarla anche in farmacia. Va assunta con moderazione, in quanto possono sorgere calcoli renali.

Per sali minerali si intendono sodio, calcio, magnesio e potassio principalmente. Che vanno assunti in dosi specifiche, altrimenti possono comportare dei danni all’organismo. L’esempio ci viene ad esempio da una eccessiva quantità di sodio, che può favorire la formazione di calcoli renali e di altri effetti negativi.

Le indicazioni più importanti da conoscere

Le acque minerali variano anche per contenuto di minerali, come il bicarbonato HCO3. Se superiore a 600 mg/l si tratta di una acqua utile per annullare l’acidità di stomaco o problemi ai reni. Inoltre lo stesso HCO3 contrasta gli effetti negativi dell’acido lattico, quindi è buona da bere dopo uno sforzo fisico.

L’acqua solfata, con solfati superiori ai 200 mg/l, ha effetti lievemente lassativi ed è consigliata a chi ha problemi digestivi o colon irritabile. Provoca però un aumento della escrezione di calcio.

Ed ancora, ci sono le acque clorurate (cloruro >200 mg/l), calciche Ca++ (calcio >150 mg/l), magnesiche Mg++ (magnesio >50 mg/l), con fluoro (>1 mg/l), sodiche (sodio >200 mg/l) e ferruginose (ferro >1 mg/l).

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In cosa consiste la scala del pH

La scala del pH indica il livello di basicità o di acidità di un’acqua. Si va da 0 (molto acido) a 14 (molto basico), con 7 come valore intermedio. Le acque minerali oscillano tra pH 6,5 e pH 8.

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C’è anche il discorso relativo ai nitrati, sostanze solitamente presenti in quantità minime e non nocive per la salute dei consumatori.

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Ma un loro consumo in eccesso può portare a difficoltà all’apparato circolatorio e respiratorio, con problemi alla corretta ossigenazione del sangue. I valori migliori in tal senso sono i seguenti: 45 mg/L per acqua minerale normale e 10 mg/L per quella rivolta ai bambini.