La frutta estiva è certamente la più gradevole in assoluto, ma attenzione perché può provocare gravi reazioni ed allergie: ecco la lista degli insospettabili.
Arriva la bella stagione e con essa una carrellata di delizie che la natura ci offre a beneficio del nostro benessere ed anche con una buona dose di bontà. Partendo dalle fragole, primizie di primavera fino alla amatissima anguria, tra la più apprezzata per la sua freschezza e dolcezza da grandi e piccini. Oltre ad essere golosi sono anche colorati, trasmettono allegria e sono perfetti per realizzare dolci di grande effetto per la merenda e la colazione particolarmente dei bambini. Insomma tante favolose qualità che però vanno a scontrarsi con la concentrazione di allergeni che caratterizza alcune tra le più amate varietà e che può provocare gravi rischi alla salute.
Se da un lato siamo consapevoli che la principale caratteristica della frutta di stagione è quella di avere in sé un carico non indifferente di vitamine, utili a rafforzare il sistema immunitario e non solo, dall’altro bisogna fare i conti con la possibilità di sviluppare intolleranze, allergie a volte anche con reazioni gravi. Quella più notoriamente allergizzante è la fragola, il cui consumo viene addirittura sconsigliato in gravidanza ed in allattamento. Ciò per la presenza di quei semini gialli in superficie, gli acheni, i quali hanno una carica istaminica molto alta che si può manifestare improvvisamente in particolar modo quando il sistema immunitario subisce delle alterazioni come in gravidanza. Allo stesso modo, se non colpisce la mamma, potrebbe manifestarsi anche gravemente nel neonato attraverso il latte materno.
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Frutta estiva attenzione | Può provocare gravi reazioni | Ecco quali
Oltre alla fragola, ci sono alcuni frutti che oseremmo definire ‘insospettabili’ e che possono provocare allergie o intolleranze con sintomi di diversa natura. Uno di questi è la pesca, anch’essa amatissima da grandi e piccoli. Essa risulta essere molto pericolosa a causa di allergeni presenti sia nella polpa che nella buccia. Questa caratteristica può provocare anche due distinti livelli di reazioni, collegate differentemente all’una o all’altra. Per cui possono esserci soggetti che manifestano allergia alla buccia oppure alla polpa senza dover essere necessariamente allergici al frutto nella sua interezza. Collegata a questo tipo di manifestazione c’è anche l’albicocca che appartiene alla stessa famiglia della pesca. Si tratta del gruppo delle Rosacee, del quale fanno parte anche la nespola, la susina, la mandorla e la ciliegia.
Per questo motivo se siete a conoscenza di una vostra intolleranza o allergia ad uno di questi frutti, prestate particolare attenzione se mangiate gli altri perché potreste manifestare gli stessi sintomi.
Il consiglio è il seguente: rivolgetevi al vostro medico di fiducia per effettuare opportune analisi che vi confermeranno eventuali allergie collegate a quelle di cui già soffrite. Diversamente, se nutrite qualche dubbio, procedete con le comunissime prova allergiche che potranno confermare la vostra ipotesi o smentirla. Ciò in particolare se avete riscontrato qualche sintomo lieve che potrebbe indurvi a pensare di essere sensibili ai frutti che abbiamo menzionato. Essi consistono in reazioni gastrointestinali di lieve o media entità come vomito, diarrea, malessere, vomito e crampi. Fino a giungere a dermatiti, orticaria e in ultimo anche lo shock anafilattico. Per questo motivo non bisogna mai trascurare alcun sintomo: basta un semplice consulto con il vostro medico per risolvere il problema!
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