Si ferma la linea produttiva del latte fresco di una delle aziende più importanti del settore in Italia, conosciutissima anche all’estero.
Presto il latte fresco di una nota azienda, tra le più conosciute in Italia e con interessi ed affari anche all’estero, non sarà più presente in commercio. Ed è proprio la stessa ditta interessata ad averlo annunciato.
Diversi sono i motivi che si trovano alla base di questa decisione. Produrre il latte fresco comporta degli sforzi e dei costi non indifferenti, e questa è una delle motivazioni che ha fatto si che i vertici di questa azienda finissero con il prendere la scelta in questione.
Sarà il latte fresco di Granarolo a non essere più presente sugli scaffali di supermercati e di vari punti vendita preposti. Questa nuova politica aziendale dovrebbe contribuire a ridurre gli sprechi.
Altri prodotti Granarolo continueranno ad essere presenti invece, e tra questi figura il latte pastorizzato a temperatura elevata e che ha scadenza indicata nei dieci giorni successivi alla data di imbottigliamento.
Latte fresco, perché Granarolo non lo produrrà più
Il rischio con il latte fresco – la cui scadenza è invece indicata in massimo sei giorni anziché dieci – è di vedere molte confezioni scadere senza che siano state acquistate.
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Questo è uno spreco enorme, oltre che un danno anche economico per le aziende coinvolte, da Granarolo che lo produce alle altre incaricate del trasporto e della distribuzione.
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Meglio rinunciare al latte fresco allora. E questa scelta non arriva solo da Granarolo ma anche dalla Centrale del Latte di Milano e dalla Centrale del Latte di Calabria. Ci sono anche altre ragioni alle quali attribuire questa scelta.
Tanti buoni motivi alla base
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I consumatori hanno la tendenza ad acquistare il latte che abbia la scadenza più lunga possibile. Per un discorso di praticità e di comodità. Un’altra informazione importante da dare in merito a Granarolo è che l’azienda emiliana ha intrapreso anche un’altra scelta.
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Presto le confezioni dei suoi prodotti saranno composte da una percentuale del 13% in meno di plastica, rispetto a quelli che sono i valori attuali. Ed ovviamente rimarranno intatti la qualità e le proprietà nutrizionali del latte Granarolo, che da sempre si attesta su valori e standard molto alti.
