“La pasta fa ingrassare”. Si se si esagera, per niente se osserviamo alcuni semplici accorgimenti. Anzi, in una dieta può fare la differenza in positivo.

La pasta fa ingrassare? In non poche occasioni la stessa viene spesso additata come responsabile dell’aumento di peso. Ma la realtà è ben diversa, dal momento che si tratta di una grande alleata nei regimi dietetici ipocalorici come anche non.

Un bel piatto di penne rigate
Un bel piatto di penne rigate (Foto Canva – Ricettasprint.it)

Uno studio del St. Michael’s Hospital di Toronto compiuto qualche anno fa ma che è sempre attuale sostiene con convinzione quanto segue: la pasta non fa ingrassare. Lo stesso ha posto in evidenza che, a differenza della maggior parte dei carboidrati raffinati, la pasta ha un basso indice glicemico.

La ricerca ha evidenziato che la pasta non solo non ha contribuito all’aumento del grasso corporeo nei soggetti che l’hanno regolarmente assunta, ma ha addirittura mostrato una leggera perdita di peso!

Una notizia da festeggiare per tanti amanti di questo cibo, che si presta a innumerevoli preparazioni: lessata o al forno, fino ad essere fritta, la pasta è veramente uno degli alimenti che contemplano più varianti in formati e condimenti!

La pasta fa ingrassare? No, affatto: cucinala così

Ebbene, sappiate che 80 grammi di pasta insaporita con pomodoro fresco, basilico ed olio extra vergine di oliva contiene solo 288 calorie. Consumare regolarmente la pasta dunque non è un peccato. Basta eliminare i condimenti grassi e limitare le quantità ad una porzione contenuta.

Diversi tipi di pasta
Diversi tipi di pasta (Foto Canva – Ricettasprint.it)

Inserire il consumo abituale di carboidrati in un regime alimentare sano ed equilibrato non solo vi darà un maggiore senso di sazietà. Soprattutto vi darà la possibilità di variare i pasti con gusto, data l’enorme versatilità di questo alimento!

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La prima regola per non ingrassare è non esagerare con il sale, in quanto favorisce la ritenzione idrica, grande alleata dei cuscinetti adiposi. La seconda è consumare la pasta sempre al dente.

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Con questa tipologia di cottura infatti faremo in modo da renderla più digeribile: un impatto più basso sull’indice glicemico implica una minore produzione di insulina, con la conseguenza che il grasso si depositerà di meno nell’organismo.

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In generale quindi la pasta andrebbe consumata più volte alla settimana, nelle quantità di 60 grammi per gli uomini in media. E di poco meno – circa 50 grammi – per le donne. Meglio se integrale. Può anche essere rimpiazzata dal riso o dal pane. L’importante è che ogni giorno ci sia la giusta riserva di carboidrati, ne va della nostra salute.