In che modo comportarsi su come pulire gli asparagi. Questo è un prodotto della terra adatto alla preparazione di tantissime ricette.
Come pulire gli asparagi, per potere poi cucinare il “reale ortaggio”, come è chiamato, per tante ricette diverse. Come ad esempio quella che li vuole avvolti nella pasta sfoglia o pasta brisée, per dei gustosissimi bastoncini.
Si tratta di un prodotto della terra che, come ogni altro tipo di verdura, garantisce vitamine (come la E) e diversi sali minerali importanti. Le zone dove gli asparagi sono più diffusi sono Campania, Lazio, Toscana, Emilia-Romagna, Veneto, Liguria e Piemonte.
Il periodo più indicato va dal mese di marzo a quello di giugno e le varietà più diffuse, tra le circa 200 esistenti, sono le seguenti:
- verde
- violetto
- selvatico
- bianco
Come pulire gli asparagi, serve la massima delicatezza
Questo è un ingrediente, in cucina, davvero universale, adatto tanto a primi e secondi piatti quanto a contorni ed antipasti. Sul come pulire gli asparagi è bene togliere anzitutto le parti che ci appaiono danneggiate o malate.
Sciacquiamoli quindi sotto acqua corrente fredda e facciamoli asciugare su della carta assorbente da cucina. Oppure tamponiamoli con un panno asciutto e pulito. Va eliminata la parte finale, di colorazione più chiara e dalla consistenza più dura.
Peliamoli utilizzando un comune pelapatate oppure un coltello, procedendo piano piano verso il basso. Quella che va tolta è la parte fibrosa e filamentosa di colore verde, che dovrà fare spazio al bianco sottostante. A seconda delle ricette di rifermento possiamo affettarli in pezzetti più piccoli.
Consigli su come procedere per la cottura
Se dovete metterli a lessare, legateli con dello spago dalla cucina e fate in modo che le punte restino all’esterno. Essendo molto delicati, risulteranno cotti dal vapore sprigionato dall’acqua.
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Quando saranno ammorbidite potrete spegnere la fiamma, in genere basta una decina di minuti. Gli asparagi vanno poi scolati e lasciati intiepidire.
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Su come conservare gli asparagi, possiamo tenerli anche in congelatore per un periodo alquanto lungo, di almeno un mese e mezzo o due mesi. Basta riporli in dei sacchetti per surgelati.
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In frigo possono restare per due giorni, in un contenitore di vetro con chiusura ermetica oppure avvolto da della pellicola trasparente per alimenti. Da crudi è bene invece tenerli con i gambi in acqua fredda e coperti da un panno umido. Così potranno arrivare fino a quattro giorni di durata.
