Una situazione di richiamo immediato legata ad un confermato pericolo Salmonella, qual è il prodotto che è rimasto coinvolto.
Un pericolo Salmonella è stato individuato all’interno di un prodotto confezionato, con la cosa che ha portato subito alla proclamazione di un relativo richiamo alimentare. La cosa si è resa nota in virtù del pericolo che l’ingestione di tale articolo avrebbe potuto comportare. Il pericolo Salmonella avrebbe potuto culminare infatti con delle manifestazioni di intossicazione alimentare. I cui sintomi principali e più diffusi sono rappresentati dalla comparsa di vomito, dolori addominali e diarrea.
Oltre che dalla spiacevole eventualità di dovere richiedere un ricovero al pronto soccorso, nei casi più acuti. E questo pericolo Salmonella si riferisce in particolare alla variante spp, come specificato dal Ministero della Salute all’interno di una apposita comunicazione. La notifica ha trovato pubblicazione nell’apposito spazio che il Ministero stesso impiega per le notizie che riguardano i casi come questo.
Pericolo Salmonella
Il prodotto sottoposto a richiamo alimentare è la Salsiccia Casereccia sottovuoto della Tiberina Carni SNC di Mastrini G. & C., con il marchio di Tiberina Carni SNC. C’è un solo lotto che è rimasto coinvolto dalla contaminazione dal batterio della Salmonella spp, ed è il numero 02 che riporta come data di scadenza o termine minimo di conservazione il giorno 23/12/2023. Per i consumatori è possibile anche prendere come punto di riferimento il marchio didi identificazione dello stabilimento e del produttore, ovvero il 9-1734L.
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Il lotto indicato è stato fabbricato il 07/03/2023. Ogni unità è costituita da 50 pezzi di salsicce e ha un peso che ammonta a 18,360 kg, alloggiate in confezioni da sei pezzi ognuna sottovuoto. La conferma della presenza del batterio della Salmonella spp richiede una specifica azione da parte dei consumatori.
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Come fare per ottenere il rimborso
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Coloro che abbiano acquistato una o più unità di questo prodotto con il lotto indicato sono tenuti a riconsegnare il tutto al supermercato dove è avvenuto l’acquisto. Anche senza che si abbia più con sé lo scontrino relativo. Così sarà possibile ricevere la somma spesa a titolo di rimborso, oppure i consumatori potranno procedere con una sostituzione con un altro prodotto dallo stesso valore di vendita.
