RASFF e Ministero della Salute dispongono per il ritiro immediato di un prodotto alimentare. Si tratta di una particolare marca di pesto vegano, il motivo.
Il Ministero della Salute ed il RASFF – Sistema Rapido di Allerta Europeo per la Sicurezza di Alimenti e Mangimi – segnalano una notifica in merito ad un pesto vegano ritirato dal mercato. Si tratta di un prodotto realizzato in Italia e commercializzato sia nel nostro Paese che in Germania. Il Ministero in particolare, sul proprio sito web ufficiale, nello spazio riservato a questo tipo di comunicazioni, riferisce di cosa si tratta nel dettaglio.
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Il pesto vegano oggetto del richiamo è a marchio ‘La Selva’ e la sua denominazione di vendita è la seguente: Pesto Vegan (biologico). Il motivo del ritiro da tutti i supermercati ed i punti vendita dove questo condimento viene di solito distribuito è il seguente. Osservazioni hanno portato ad osservare un rigonfiamento anomalo del tappo, segno che può essere avvenuto un aumento dei valori di pH del prodotto. Nelle avvertenze viene riportato: “I vasetti gonfi espellono olio a causa della pressione interna”. Il numero di lotto cui fare riferimento è il seguente: E181. Invece la data di scadenza o termine minimo di conservazione è il 29/06/2023.
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Pesto vegano, come riconoscerlo e cosa fare se lo avete in casa
Le unità di questo prodotto richiamato sono del peso di 180 grammi l’una, in vasetti di vetro 212 ml STD. Lo stabilimento di produzione del produttore ‘La Dispensa di Capagna s.r.l..’ è situato a Castegneto Carducci-Donoratico, in provincia di Livorno. L’invito a tutti coloro che dovessero constatare di avere in casa questo prodotto coincidente con i dati ivi riportati è quello di restituirlo al punto vendita originario. Anche senza presentare lo scontrino di riferimento, che in casi urgenti come questo non è necessario. Si potrà così ottenere un rimborso della cifra spesa oppure un cambio con altra merce, pagando l’eventuale differenza.
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