Massiccio sequestro NAS nell’ambito del settore veterinario. I carabinieri per la sicurezza della salute scoprono un enorme quantitativo di farmaci vietati.

Sequestro NAS
Imponente sequestro NAS su farmaci veterinari a Parma FOTO ricettasprint

Grossa operazione quella messa a segno dai NAS di Parma, che hanno compiuto un sequestro ingente nell’ambito della sicurezza veterinaria. L’ispezione igienico-sanitaria compiuta dai militari di stanza nella città emiliana e compiuta in una ditta del posto ha portato al sequestro di ben 17mila confezioni di un prodotto illegale. L’illecito riguardava la totale assenza di autorizzazione ad essere immesso nei circuiti di vendita. Non c’era infatti la necessaria ed obbligatoria Autorizzazione all’Immissione in Commercio. Eppure tale prodotto riportava in etichetta delle proprietà profilattiche e curative contro diverse malattie degli animali.

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Sequestro NAS, farmaci illegali dal valore di 350mila euro

Le forze dell’ordine facenti parte del gruppo di tutela e sicurezza della salute hanno anche stimato il valore commerciale della merce contestata. Il sequestro dei NAS in questo caso ha una stima complessiva di oltre 350mila euro. Se è vero che la salute delle persone dipende dagli stili di vita, dalle abitudini alimentari e da altri fattori, è innegabile come anche gli animali domestici, per chi ha la fortuna di averli, contribuiscono a farci stare bene. Specialmente nell’umore. E quanto compiuto dai NAS di Parma pone fine ad una potenziale fonte di pericolo per i nostri amici a quattro zampe.

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Altre operazioni compiute a Firenze e Potenza

Sempre il nucleo dei NAS ha compiuto delle importanti operazioni in altre parti d’Italia. A Firenze, in seguito a dei controlli approfonditi all’interno di un supermercato, sono stati posti i sigilli ad un svariate confezioni di una bevanda. La stessa era messa in vendita in maniera fraudolenta, in quanto al suo interno c’era un allergene non indicato in lingua italiana nella etichetta di riferimento. A Potenza invece i carabinieri hanno chiuso un ristorante che vendeva carne di provenienza illegale. E che stipava il cibo in un deposito in cui le condizioni igienico sanitarie erano del tutto insufficienti. Di tutto questo dà notizia il Ministero della Salute sul proprio sito web ufficiale.

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