Pioggia di richiami alimentari che riguardano prodotti importati in Italia dall’estero: l’allarme rosso riguarda svariati prodotti.
È il solito allarme rosso per quanto riguarda diversi alimenti che l’Italia importa dall’estero. Il Ministero della Salute ha ricevuto diverse comunicazioni in merito a dei prodotti inficiati da diverse problematiche che vanno ad intaccarne gli standard qualitativi. Per la qual cosa potrebbero sorgere delle conseguenze importanti in negativo per le persone in caso di assunzione degli stessi prodotti.
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A comunicare le irregolarità all’Ente si casa nostra è il RASFF. Il Sistema Rapido di Allerta Europeo per la Sicurezza di Alimenti e Mangimi fa sapere di avere bloccato diversi carichi di prodotti non conformi alle regole. Questo l’elenco di articoli alimentari interessati dall’allarme rosso e subito ritirati dal commercio. La lista è alquanto lunga e presenta problematiche di diverso tipo.
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Allarme rosso, gli alimenti richiamati dal RASFF
- solfiti non dichiarati in uva passa (Sud Africa);
- registrazioni di tracciabilità non sufficienti per carne di cavallo (Ungheria);
- ingrediente del latte (caseina) e lattosio non dichiarati in cioccolato a forma di fiore (Spagna);
- Listeria monocytogenes in ritagli di salmone affumicato refrigerati (Polonia);
- mercurio in tonno rosso refrigerato (Spagna).
- mercurio in pesce spada congelato (Indonesia);
- alto contenuto di E 300 – acido ascorbico in filetti di tonno pinna gialla (Thunnus albacares) – (Spagna);
- rivestimento interno che si stacca dai coperchi dei barattoli di vetro contenenti zenzero per sushi (Fiji);
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Ci sono anche prodotti realizzati sul nostro territorio
- residui di pesticidi e di sostanze non autorizzate (buprofezin, tiametossam, metamidofos, carbendazim, amitraz e triciclazolo) in riso basmati (Regno Unito);
- presenza di E385 EDTA (etilendiamminotetracetato di calcio disodico) e uso non autorizzato del colorante E127 – eritrosina in integratore alimentare (Colombia);
- infestazione da parassiti in ostriche (Crassostrea gigas) refrigerate (Francia);
- Listeria monocytogenes in ritagli di salmone affumicato, refrigerate (Polonia);
- Pseudomonas fluorescens in mozzarella (Italia);
- Salmonella enterica (ser. Agona) in carne di tacchino, congelata (Polonia).
- Norovirus in cannolicchi (Paesi Bassi).
- Listeria monocytogenes in ricotta biologica italiana;
- Residui di pesticida (ethephon) in uva italiana.
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