Per bar e ristoranti da oltre un anno le cose vanno malissimo. Tutta colpa della pandemia. Ora assistiamo ad un episodio controverso.
Bar e ristoranti, pizzerie, pub, rosticcerie e quant’altro, devono purtroppo restare chiusi per il permanere dell’emergenza legata alla pandemia. Ma alcuni di loro sceglieranno di protestare con una riapertura nel giorno 6 aprile 2021.
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Il tutto nonostante l’apposito Dpcm comunicato dal governo ne regoli l’attività, limitandola ai soli asporto e consegna a domicilio e con orari precisi per la chiusura. In circa 1200 tra bar e ristoranti oltre ad altre tipologie di locali hanno fatto sapere però che martedì 6 aprile apriranno i battenti, come se non ci fosse alcuna emergenza pandemia.
E lo faranno per tutto il giorno. Si tratta di locali che aderiscono al movimento MIO Italia, Movimento Imprese Ospitalità. Ed il suo presidente, Paolo Bianchini, spiega al Corriere della Sera i motivi di questa protesta.
Ci sono piccoli imprenditori del settore della ristorazione che da un anno stanno tirando la cinghia. Alcuni sono falliti e non sanno più che fare, altri tirano a campare, nella più totale incertezza per le loro famiglie.
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Bar e ristoranti, come e perché avverrà questa protesta
Bianchini parla di chiusure che cozzano con le evidenze scientifiche comunicate dagli esperti. “Si è proceduto senza una programmazione, senza alcun rilancio per il futuro né aiuti sufficienti per il presente”.
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Pure il decreto Sostegni annunciato a febbraio viene ritenuto del tutto inadeguato. “L’indotto ammonta al 30% del Pil dell’Italia, con queste chiusure indiscriminate questo capitale è stato abbattuto.
Resteremo aperti il 6 aprile perché ormai non abbiamo più niente da perdere”. Una riapertura che avverrà comunque nel più totale rispetto delle norme di sicurezza. Con obbligo di mascherina e di distanziamento fisico.
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Le riaperture nel corso di questa protesta si protrarranno fino alle ore 22:00 di sera, quando poi scatta il coprifuoco. Ma per coloro che vengono sorpresi fuori casa c’è una giustificazione valida se il motivo è il fare ritorno al rispettivo domicilio o residenza.
Ma è molto probabile che, per chi verrà sorpreso ai tavoli, scatterà una multa. Le sanzioni previste vanno dai 400 ai 3mila euro per persona, con sanzioni severe anche nei confronti degli esercenti.
