Quale modalità di preparazione è migliore, caffè lungo o corto, per avere meno caffeina? E quali sono le conseguenze nel caso.

Caffè lungo o corto, qual è il più consigliato per fare si che abbia luogo una assunzione più controllata e meno ingente di caffeina? Quest’ultima è un alcaloide naturale presente all’interno delle piante di caffè, cacao, tè, cola, guaranà e mate.

Tazza e grani di caffè
Tazza e grani di caffè (Foto Canva – Ricettasprint.it)

Di conseguenza si trova anche nelle bevande da esse ricavate. Una assunzione in eccesso di caffeina porta ad avere delle conseguenze sulla salute, se reiterata nel tempo con continuità.

Per questo c’è anche una misura indicata nell’assunzione quotidiana oltre la quale non si dovrebbe andare. Si tratta di circa tre o quattro tazzine al giorno, da distribuire in maniera equilibrata lungo tutto l’arco della giornata.

Ed è meglio se il caffè venga bevuto senza zucchero o senza dolcificanti, per gustare al massimo quello che è l’aroma naturale di questa bevanda. Ma anche per arginare ulteriori conseguenze negative date dall’assimilare quantità di zucchero troppo elevate.

Caffè lungo o corto, quale scegliere per avere meno caffeina

Troppa caffeina poi porta al manifestarsi di fenomeni fisici come la tachicardia. Questo avviene perché tale sostanza è uno stimolante ed eccitante, che dunque causa una accelerazione del battito cardiaco.

Una tazzina di caffè bollente
Una tazzina di caffè bollente (Foto Canva – Ricettasprint.it)

Essa agisce sul sistema nervoso centrale. Se come effetti positivi porta ad avere un aumento dell’attenzione e dell’energia, dall’altra porta a ciò che abbiamo descritto.

E ci sono anche studi che confermano come la caffeina riesca a contrastare alcune malattie neurodegenerative anche gravi, se assunta con regolarità ed equilibrio.

Va detto che, a prescindere se il caffè sia corto o lungo, ci sono anche altri fattori che determinano la quantità di caffeina presente in una singola tazzina. Come ad esempio la tipologia dello stesso.

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I fattori che fanno la differenza

Una variante arabica ha una miscela diversa da quella brasiliana, per dire, sia per gusto ed intensità percepita che per le proprietà trasmesse a noi che beviamo il caffè.

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E va detta comunque una cosa: a contenerne di meno è il caffè ristretto, perché la caffeina aumenta in base al tempo di estrazione, in maniera proporzionale. Il caffè lungo invece, pur essendo meno denso, può invece contenere più o meno caffeina in base a come lo si prepara.

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Difatti la quantità di caffeina al suo interno può variare non solo se allungassimo il tempo di estrazione ma anche se l’estrazione avviene mediante un normale caffè espresso servito con acqua calda a parte. Questo è il modo per contenere il contenuto di caffeina presente al suo interno.