Stiamo andando ad una crisi nella produzione di Ferrero Rocher, stando a quando si apprende. Ed a rischio ci sarebbero anche Nutella e tanto altro.

Ferrero Rocher a rischio per una grossa penuria di nocciole
Una confezione di Ferrero Rocher (Foto Canva) – Ricettasprint.it

Ferrero Rocher è un marchio famosissimo ed i cioccolatini farciti con nocciole sono presenti sin da decenni sul mercato. Ogni occasione è buona per regalare una bella ed elegante confezione di Ferrero Rocher…almeno fino a quando saremo in grado di trovarli. Si, perché sembra che potrebbe esserci all’orizzonte un problema sulle forniture che è previsto purtroppo già entro brevissimo.

Entro la fine del 2023 dovrebbe essere più difficile trovare i Ferrero Rocher in vendita e questo a causa della prevista scarsità di quello che è uno degli ingredienti più importanti per quella che è la realizzazione finale. Addirittura ci sono delle stime ufficiale che fanno preoccupare moltissimo i soggetti del settore coinvolti nella produzione dei ben noti cioccolatini farciti.

Ferrero Rocher, a cosa è legata la possibile crisi

Ferrero Rocher a rischio per una grossa penuria di nocciole
Nocciole (Foto Canva) – Ricettasprint.it

Purtroppo mancano le nocciole, che rappresentano una parte imprescindibile dei buonissimi prodotti realizzati da Ferrero. I raccolti in tutto il mondo hanno subito un calo importante, specialmente quelli che provengono dalla Turchia e che rappresentano il grosso delle forniture impiegate negli stabilimenti di Ferrero. Si parla di un 70% che Istanbul esporta verso l’estero, Italia compreso.

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Ma in Turchia, nel corso degli scorsi mesi, c’è stato un dannoso proliferare di insetti che hanno inficiato quella che è la produzione delle nocciole. E come sempre avviene in situazioni del genere, quando l’offerta non riesce a soddisfare la domanda quel che avviene è un rincaro. I prezzi delle nocciole attualmente disponibili stanno aumentando anche di quasi il 50%, e questo è decisamente un guaio.

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Il cambiamento climatico, sempre lui

Inutile dire che, anche in questo caso, si parla di cambiamento climatico come fattore scatenante. Lo stesso ha causato uno spostamento delle stagioni (ad ottobre inoltrato siamo ancora a mezze maniche, ed è così già da alcuni anni) e fenomeni metereologici a dir poco schizofrenici in qualsiasi periodo dell’anno. Dalle grandinate in piena estate alle giornate calde in inverno.

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Tutto ciò porta, dalle nostre parti, ad assistere alla presenza delle zanzare addirittura ancora a dicembre. Ed in Turchia alla presenza di parassiti che inficiano sulla quantità e sulla qualità dei raccolti di nocciole. Rispetto al 2022 i raccolti sono molto più scarsi. E c’è da immaginare che anche altri prodotti a base di nocciole – Nutella inclusa – potrebbero conoscere dei mesi di difficoltà e di penuria dagli scaffali.