Il premier Giuseppe Conte ha emanato un nuovo Dpcm che introduce alcune novità nel tentativo di rallentare la pandemia in corso in Italia.

Nuovo Dpcm multe restrizioni
Le restrizioni e le multe previste nel nuovo Dpcm Foto dal web

Con l’emissione del nuovo Dpcm che stabilisce vengono ribaditi alcuni provvedimenti ritenuti necessari per arginare la diffusione della pandemia in Italia. E c’è anche l’introduzione del coprifuoco totale a partire dalle ore 22:00 e fino alle 05:00 del mattino del giorno successivo.

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Dalla Guardia di Finanza ecco che i cittadini vengono informati di quelle che sono le sanzioni caso per caso cui andare incontro. Questo ovviamente nel caso in cui vengano trasgredite una o più norme inserite nel suddetto nuovo Dpcm. Si va da una sanzione pecuniaria con importo minimo di 280 euro – con multa raddoppiata in caso di recidività o reiterazione – che hanno valore sia per i soggetti privati che per i gestori di pubblici eserciti o punti vendita. Inoltre proprio per negozi e locali è prevista anche una possibile chiusura per almeno 5 giorni. Nel nuovo Dpcm non è consentito creare assembramenti sia in luoghi pubblici che all’aperto, oltre che nelle proprie abitazioni private. Qui c’è da rispondere ad un massimo di 6 persone in presenza.

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Nuovo Dpcm, tutte le disposizioni intraprese

Occorre sempre indossare la mascherina in maniera corretta, su naso e bocca, quando si esce. Oppure a casa se in presenza di non congiunti. Se ci si trova in luoghi isolati, la Guardia di Finanza specifica che si può anche non applicare. Poi resta fondamentale il rispetto del distanziamento sociale di almeno un metro, tanto al chiuso quanto all’aperto. La misura aumenta nel caso di pratiche sportive. Non si possono consumare bevande nei pressi di un esercizio commerciale e non si può uscire i casa con una temperatura corporea superiore ai 37,5°. Le disposizioni governative in materia di sicurezza vietano pure qualsiasi sport dilettantistico o non agonistico sia di squadra che di contatto individuali. Sono vietate le manifestazioni non in forma statica e le feste e celebrazioni, sia private che pubbliche tanto al chiuso che all’aperto.

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Fino a quando durerà questa situazione

Vengono adottate, nel documento firmato nella notte del 3 novembre e che avrà validità fino al 5 dicembre 2020, tre misure di classificazione di rischio per le regioni. Cinema, teatri, musei e palestre restano chiusi, con i ristoranti ed i locali aperti solo parzialmente. I centri commerciali chiudono nei fine settimana. Mentre i parrucchieri possono continuare a svolgere la loro attività anche nelle zone rosse. Vietati gli spostamenti da e per le Regioni con il massimo livello di rischio. Non si potrà cambiare neppure provincia, a meno di impellenti impegni di studio, lavoro o salute. Cala al 50% la capienza sui mezzi pubblici. Potenziata poi la didattica a distanza al 100% alle superiori, mentre ad elementari e medie la mascherina diventa obbligatoria per tutto l’orario di presenza delle lezioni. Sospesi infine tutti i concorsi e gli esami abilitativi alle professioni.

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Quali sono le 5 regioni ritenute più a rischio

Le zone rosse indicate da Governo e Comitato tecnico scientifico sono solo 5. Si tratta di

  • Lombardia;
  • Piemonte;
  • Valle d’Aosta;
  • Alto Adige;
  • Calabria;

Ma in altre come la Toscana, la Campania, la Puglia ed il Veneto non bisogna abbassare la guardia.

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ll Ministero della Salute, su mia richiesta, sta già lavorando a un piano operativo per la distribuzione dei vaccini, così che quando inizieranno ad arrivare le prime dosi potremo procedere in modo organizzato, secondo un piano prestabilito, ordinato. Ragionevolmente prevedo che favoriremo le fasce della popolazione più fragili e vulnerabili e gli operatori più esposti al pericolo. Tra le fasce più vulnerabili il Governo considera anche le persone più anziane: sono i nostri cari, che hanno realizzato la ricostruzione del Paese dalle rovine del secondo conflitto mondiale; sono i nostri genitori, i nostri nonni, che con laboriosità e spirito di iniziativa hanno consentito al nostro Paese di vivere il miracolo economico che ci ha proiettato fra le potenze più avanzate del Pianeta, membri del G7.

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