C’è un richiamo alimentare urgente da parte delle autorità preposte a causa di un paventato rischio microbiologico, tutti i dettagli.

Richiamo alimentare urgente, come fatto sapere da parte del Ministero della Salute a tutti i consumatori, sussiste una situazione di rischio in merito ad un prodotto realizzato in Italia e posto di solito in vendita in molti punti presenti su tutto il territorio nazionale.

La corsia di un supermercato
La corsia di un supermercato (Pixabay)

Ma a causa del riscontrato rischio del quale il Ministero parla in una apposita circolare, è scattato il richiamo alimentare urgente. E tale prodotto non risulta più in esposizione diretta al pubblico all’intero dei punti preposti.

La nota di richiamo alimentare urgente fa riferimento ad un rischio microbiologico dovuto alla possibile presenza di un batterio al suo interno. Si tratta dell’agente che veicola la Salmonella Spp. L’ingestione di cibo interessato da contaminazione batterica può portare a delle conseguenze sulla salute dei consumatori.

Anche a distanza di meno di un’ora dall’ingestione di alimenti avariati, potrebbero manifestarsi casi di vomito, nausea, diarrea e dolori addominali. Inoltre, nelle situazioni più gravi, può rendersi necessario procedere con un ricovero in ospedale.

Richiamo alimentare urgente, come riconoscere il prodotto

L’articolo alimentare da non consumare riporta come marchio Salumificio F.lli Cavallaro srl. Ed è la Salsiccia fresca di puro suino/pasta di salsiccia. Il lotto di produzione è 220726UE e lo stabilimento di produzione è situato nella località piemontese di Beinette, in provincia di Cuneo.

Le salsicce tolte dalla vendita
Le salsicce tolte dalla vendita (Foto Ministero della Salute)

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La data di scadenza o termine minimo di conservazione è indicata invece nel 5 agosto 2022. Ogni unità di vendita ha un peso di 504 grammi. L’indicazione del Ministero della Salute in tal senso riferisce che queste salsicce sono vendute legate in filze sfuse o confezionate in ATM.

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Questo prodotto non va consumato, a scopo precauzionale. Bisogna che i consumatori che lo abbiano eventualmente in casa lo riconsegnino al punto vendita di riferimento, per avere il rimborso di quanto speso. Ed anche senza la necessità di dovere esibire lo scontrino di riferimento.

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